Mozione dei Comunisti Italiani per difendere l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori
I Comunisti Italiani si mobilitano per la difesa dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e contro «la possibilità di licenziare senza una giusta causa».Il gruppo consiliare ha presentato un'apposita mozione, firmata da Nicola Rotondaro, Lorenzo Marzullo e Luca Pettini. Il documento sarà anche presentato in tutti i Consigli comunali della Provincia, nei Consigli di Quartiere e nel Consiglio provinciale.La mozione esprime anzitutto «la contrarietà a qualsiasi trasformazione dell'articolo 18 che riduca gli spazi di tutela e garanzia dei lavoratori» e propone «di aggiungere, nello Statuto, un apposito articolo che estenda le tutele riconosciute al lavoro dipendente a tutto il lavoro parasubordinato qualsiasi sia la forma contrattuale adottata».«Con questa Finanziaria - hanno sottolineato Luca Pettini e David Lognoli, responsabile degli enti locali dei Comunisti Italiani - la cosiddetta Casa delle Libertà attacca proprio una delle libertà fondamentali del mondo del lavoro, mostrando così il proprio volto autoritario e padronale. Come sempre, anche con questa mobilitazione, noi Comunisti Italiani siamo a fianco dei lavoratori e dei sindacati. Siamo sicuri che questa battaglia avrà il consenso delle altre forze democratiche e di sinistra presenti nelle istituzioni locali». (fn)Questo il testo della mozione:Oggetto: proposta di mozione del Gruppo Consiliare Comunista (Partito dei Comunisti Italiani) per la tutela del diritto al lavoro e contro l'attacco all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.Il Consiglio Comunale1. ricordato che tra le proposte del Governo per la finanziaria 2002 ed i provvedimenti collegati vi è un pesante attacco all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori;2. ricordato che questo articolo stabilisce la necessità della "giusta causa" per licenziare un lavoratore in tutte le aziende che abbiano un numero di addetti superiore a 15;3. osservato che la "giusta causa" è lo strumento legislativo che tutela il lavoratore contro comportamenti arbitrari del datore di lavoro ed in particolare impedisce che siano discriminati i lavoratori in relazione alla loro attività sindacale e politica;4. osservato che la "giusta causa" è concreta tutela del lavoratore nei confronti di richieste arbitrarie e di pretese di prestazioni non previste nel contratto di lavoro;5. osservato che la "giusta causa" consente comunque al datore di lavoro di procedere al licenziamento dei dipendenti quando questi non svolgono il proprio lavoro secondo le direttive date dal datore di lavoro stesso ed in presenza di diseconomie aziendali;6. ricordato che la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro è quindi il diritto al lavoro e la tutela del lavoro non possono essere mercificate poiché oltre al valore economico esse hanno un valore sociale e culturale e costituiscono un valore fondamentale della Repubblica e dunque un bene inalienabile;7. valutato che la modifica dell'articolo 18 è per quanto detto sopra di interesse non solo del Parlamento ma, per i suoi effetti, anche degli Enti Locali;8. osservato che sussistono oggi molti contratti di lavoro dipendente atipico ai quali nei fatti non possono essere applicate le tutele previste dall'articolo 18;esprime9. la propria contrarietà a qualsiasi trasformazione dell'articolo 18 che riduca gli spazi di tutela e di garanzia per i lavoratori;propone10. di aggiungere nello Statuto dei lavoratori un apposito articolo che estenda le tutele riconosciute al lavoro dipendente a tutto il lavoro parasubordinato qualsiasi sia la forma contrattuale adottata (convenzione, collaborazione continuata, prestazione di servizi);impegna il Presidente del Consiglio Comunale ad inviare la presente mozione11. al Parlamento, al Governo, alla Commissioni lavoro di Camera e Senato, ai Capigruppo Parlamentarti di Camera e Senato;12. al Consiglio Regionale della Toscana, alla Giunta Regionale Toscana, alla Commissione Lavoro del Consiglio Regionale, ai Capigruppo del Consiglio Regionale;13. alle forze sociali ed in particolare alle rappresentanze territoriali e provinciali delle confederazioni sindacali, alle associazioni di categoria, ai sodalizi degli imprenditori;impegna infine il Sindaco14. a rendere pubblica alla cittadinanza questa mozione mediante affissione negli spazi comunali per le pubbliche affissioni.