Il sindaco annuncia un progetto umanitario/culturale per contribuire alla ricostruzione di Herat in Afghanistan
'Sensibilizzare tutte le istituzioni, locali e non, che gravitano su Firenze, in particolare i musei, i laboratori di restauro e le scuole di formazione, per realizzare un progetto che contribuisca alla ricostruzione di Herat, una delle città storiche dell'Afghanistan, quasi distrutta dagli ultimi 20 anni di guerra''. Il progetto, annunciato dal Sindaco di Firenze Leonardo Domenici, sarà sviluppato nei prossimi giorni e vuole essere una delle iniziative di solidarietà che la città di Firenze si impegna a realizzare in questo periodo natalizio.La scelta di Herat non è casuale: la città afgana, infatti, nella seconda metà del 400, proprio negli anni in cui Firenze conosceva uno dei periodi di massimo sviluppo storico, culturale e economico con Lorenzo il Magnifico, vide crescere una realtà analoga intorno alla corte di Husain Baiqara, un sovrano illuminato' che amava circondarsi di artisti, letterati e scienziati. 'E mentre Brunelleschi iniziava la costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore ha proseguito il sindaco a Herat nascevano alcune delle più belle moschee del mondo islamico. C'è quindi un legame storico' che lega questa città a Firenze e io proporrò, in un prossimo incontro, che le istituzioni locali, ma anche i musei statali che sono nella nostra città, trovino un progetto comune su cui lavorare, per aiutare nella ricostruzione. Un progetto quindi umanitario e culturale insieme. Inoltre, nell'ambito dei programmi di cooperazione decentrata potremmo pensare alla formazione' mirata di giovani afgani nel restauro, vista anche la presenza di alcune delle più importanti scuole e istituzioni in questo settore nella nostra città''.Proprio sulla cooperazione decentrata, e su un progetto portato avanti da alcune delle città storiche italiane nei Balcani, Domenici parteciperà questo pomeriggio, in video conferenza, ad un convegno organizzato a Venezia dal sindaco Paolo Costa.Il sindaco, infine, ha sottolineato come un etnografo fiorentino, Antonio Barletti, sia tra l'altro profondo conoscitore della storia di Herat, e quindi con lui potranno essere realizzate altre iniziative. (dm)