Saranno ‘notificati' gli archivi di Andreji Tarkovskij mentre il figlio sarà il regista di un film documentario sulla sua vita

Lo stato notificherà l'archivio del regista russo Andreij Tarkovskij, conservato a Firenze dove lui arrivò nel 1984, dall'omonima fondazione. Lo ha annunciato Paola Benigni, soprintendente archivistica regionale, nel corso della conferenza stampa che ha preceduto il convegno organizzato dalla Fondazione e dall'assessorato alla cultura oggi in Palazzo per ricordare i 15 anni della morte del maestro. L'archivio, costituito da 11 mila documenti tra scritti autografi, foto, sceneggiature, diari di lavoro, carteggi, è ritenuto da eccezionale rilevanza culturale per la conoscenza del regista e per capire il suo modo di intendere il cinema. La notifica ne impedisce l'esportazione all'estero se non per manifestazioni ‘di alto interesse culturale'.L'assessore alla cultura Simone Siliani ha sottolineato ‘'la rinnovata attenzione della città, che ha ospitato il regista quando era esule, per questo patrimonio''.All'incontro era presente anche il vice ministro della cultura della federazione russa Alexandr Golutva che ha annunciato le iniziative che il suo Paese intende ricordare i 70 anni del regista con una serie di importanti eventi che cominceranno il 4 aprile 2002. Il prossimo anno saranno pubblicati in Russia anche i ‘'Diari'' la cui pubblicazione in italiano uscirà invece a metà gennaio per le Edizioni della Meridiana con il contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.Infine il figlio del regista Andrej A. Tarkovskij, realizzerà un film su suo padre tratto dai Diari che raccontano gli ultimi 16 anni di vita del maestro. Il film sarà prodotto dal governo russo.Il giovane Tarkovskij ha poi annunciato tra i prossimi impegni dell'istituto da lui diretto, con sede a Firenze, una mostra fotografica sulla vita e sul lavoro del regista, che si terra' a meta' gennaio nella sala del piccolo maneggio di Mosca e che avrà un'anteprima, a Milano. In aprile sarà allestita al Museo del cinema di Torino una selezione di polaroid originali scattate da Tarkovskij nel periodo 1981-1984 nella sua casa di campagna in Russia a Mosca e in Italia. (dm)ALLEGATO COMUNICATI STAMPACOMUNICATO STAMPA N.2PUBBLICATI IN RUSSIA I "DIARI" DI TARKOVSKIJL'ANNUNCIO AL CONVEGNO DI FIRENZE PER RICORDAREI 15 ANNI DELLA MORTE DEL GRANDE REGISTASaranno pubblicati anche in patria i diari del grande regista russo Andrej Tarkovskij scomparso prematuramente a Parigi nel 1986, che, da esule, aveva scelto Firenze come sua nuova patria.I progetti del governo russo per celebrare il grande regista e quelli dell'Istituto con sede a Firenze verranno illustrati dal primo viceministro della cultura della Federazione Russa Alexandr Golutva e dal figlio del regista Andreij A. Tarkovskij nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani 6 dicembre alle 15.30 in Palazzo Vecchio, Sala di Lorenzo.Interverranno anche l'Assessore alla cultura del Comune di Firenze Simone Siliani e Paola Benigni, soprintendente ai Beni Archivistici per la Toscana.I diari, tradotti da manoscritti autografi, sono il racconto della vita, dei sogni, dei progetti del maestro, dal 1970 a pochi giorni prima di morire a Parigi. La notizia della pubblicazione di questo testo in Russia e' di grande significato culturale e riveste anche un importante valore simbolico: il riconoscimento e la valorizzazione dell'opera di Tarkovskij nella sua patria.Firenze ricorderà il maestro domani, 6 dicembre alle 17 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con un convegno, organizzato dal Comune di Firenze e dall'Istituto Internazionale Andreij Tarkovskij, dal titolo "Una vita per l'ideale". Per l'occasione verrà sottolineata l'importanza dell'archivio conservato a Firenze e fotografi, scrittori e registi ricorderanno la figura di Tarkovskij uomo e artista. Oltre ai relatori (Simone Siliani, i viceministri Golutva e Serghei Lazaruk, Krzysztof Zanussi, Giovanni Chiaramonte, Tonino Guerra, Paola Benigni, Andrej A.Tarkovskij) saranno presenti in sala, per rendere onore ad uno dei più grandi cineasti del XX secolo anche Franco Terilli, produttore cinematografico, Andrea Crisanti, scenografo, Claudio Siniscalchi, direttore del Festival III Millennium, Mons.Massimo Camisasca, Superiore della Fraternità di San Carlo Borromeo, Lina Taviani, il Console russo Lucio Lussu, Stefano Merlini soprintendente Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il poeta Mario Luzi. Prima dei lavori Silvana Coveri, grande estimatrice del regista scomparso, ospiterà a colazione nella sua casa fiorentina Andreij A. Tarkovskij ed i suoi ospiti.Dopo il convegno la manifestazione proseguirà (solo ad inviti) al Convitto della Calza con l'esecuzione del concerto "Isole di suoni per due pianoforti" eseguito da Stefano Maurizi e Thomas Desy, e la proiezione, curata dal figlio, di immagini tratte dall'opera del regista. Il buffet della serata sarà curato dal Convitto della Calza Oltrarno Meeting Center, dall'enoteca Fuori Porta, dalla ditta Zummo e dal biscottificio Antonio Mattei.Con cortese preghiera di pubblicazioneFirenze, 5 dicembre 2001Letter@-comunicazione integrataSabina Ferioli347-0505082COMUNICATO STAMPA N.3LO STATO NOTIFICA L'ARCHIVIO TARKOVSKIJLo Stato intende notificare l'archivio del regista russo Andreij Tarkovskij conservato a Firenze dall'omonima fondazione. Lo ha annunciato la dottoressa Paola Benigni, soprintendente ai Beni Archivistici della Toscana."La notifica- ha spiegato - è un provvedimento emesso dalle Soprintendenze archivistiche territorialmente competenti una volta accertato e riconosciuto l'interesse storico di un fondo documentario privato che viene cosi' posto sotto la tutela della legislazione archivistica vigente".Questo riconoscimento comporta per l'archivio, che e' costituito da 11 mila documenti, una serie di agevolazioni (ad esempio e' una condizione indispensabile per accedere ai finanziamenti ministeriali), ma anche alcuni vincoli. Fra questi l'obbligo della conservazione dell'unità dell'archivio ed il divieto della sua esportazione all'estero mentre e' consentita l'esportazione temporanea di singoli documenti per mostre esposizioni e manifestazioni "di alto interesse culturale", previa autorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.L'archivio e' un patrimonio documentario di eccezionale rilevanza culturale per una migliore conoscenza di tutta l'opera artistica di Tarkovskij: e' infatti presente moltissimo materiale documentario relativo sia alla fase di gestazione dei suoi film (quaderni giovanili, "idee per i film"), sia alla fase della loro realizzazione (sceneggiature, diari di lavoro, fotografie di scena). Notevole è anche la quantità di documentazione che permette di ricostruire l'evoluzione della concezione artistica del regista: nell'archivio è conservata un' ampia raccolta dei suoi scritti teorici, in parte inediti, mentre, per quel che riguarda gli scritti pubblicati, accanto alla versione definitiva si trovano le versioni elaborate dall'autore prima della loro pubblicazione. Sono anche presenti registrazioni scritte e audiovisive di seminari, conferenze ed interviste che aiutano a conoscere la concezione del cinema del regista.Particolarmente interessanti sono i diari del regista, che coprono gli anni che vanno dal 1970 fino alla morte, avvenuta nel 1986. Grazie alla sensibilità dimostrata dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sono di imminente pubblicazione per la prima volta in versione integrale ed in traduzione italiana.L'archivio è infine una fonte storica della massima importanza per la ricostruzione del clima politico-culturale in cui il regista è vissuto, a partire dagli anni in cui ha operato in Unione Sovietica, fino agli ultimi anni di vita, vissuti in esilio in occidente.Firenze, 6 dicembre 2001Letter@-comunicazione integrataSabina Ferioli347-0505082ANDREJ TARKOVSKIJ. CENNI BIOGRAFICIAndrej Arsen'evich Tarkovskij nasce il 4 aprile 1932 nella famiglia del noto poeta russo Arsenij Tarkovskij a Zavrazie, un piccolo villaggio sulle rive del Volga nella regione di Ivanovo, in casa del nonno materno I.M. Petrov, dove i genitori venivano abitualmente in vacanza da Mosca.La madre di Tarkovskij, Maria Ivanovna Vishniakova aveva frequentato insieme con il padre Arsenij i corsi letterari di Brusov, ed è proprio lì, che s'incontrarono per la prima volta. Nel 1935 il padre abbandona la moglie lasciando Maria con due figli – nel 1935 nasceva la sorella, Marina.Dal 1939 Andrej frequenta la scuola statale di Mosca n°554, che finirà nel 1951con un ritardo di due anni a causa della guerra e di una malattia.Nonostante le condizioni disagiate della famiglia, la madre ha cercato di dare al giovane Andrej un'ottima educazione artistica. Frequenta la scuola settennale di musica - classe di pianoforte e la scuola d'arte figurativa - classe di pittura e scultura.Nel 1951 Andrej Tarkovskij si iscrive all'Istituto degli Studi Orientali, alla facoltà del Vicino Oriente, dove studia l'Arabistica. Presto scopre di non avere particolare interesse per la lingua araba e lascia gli studi per passare ad un istituto di ricerca geologica dove per un anno lavora in una spedizione in Siberia, sul fiume Enisei.Nel 1954 torna a Mosca per iscriversi a VGIK, prestigioso Istituto Cinematografico di Mosca, dove studia la regia nella classe del professore Michail Romm.Nel 1960, il giovane regista si laurea con encomio, diplomandosi con il cortometraggio, "Il rullo compressore e violino": Dal 1964 al 1982 lavora negli studi cinematografici della "Mosfilm", dove girerà la maggior parte dei suoi film.Nel 1982, affrontando infinite difficoltà, Tarkovskij viene in Italia per girare "Nostalghia", una coproduzione italo-russa, che terminerà a Roma nel 1983. La decisione del regista di rimanere in Italia per compiere altri progetti artistici, inasprisce ancora di più la polemica con lo stato sovietico, che accompagnava da sempre il lavoro del regista. Di fatto, lo stato sovietico gli nega il permesso di restare all'estero e di invitare la sua famiglia in Italia. Capendo che al suo ritorno in Unione Sovietica non lavorerà mai più, decide di rimanere in Occidente. Dovranno passare quattro anni prima che possa rivedere suo figlio.Nel 1986, già compromesso dalla malattia, termina la lavorazione del suo ultimo film - "Sacrificio".Il 29 dicembre 1986 Andrej Tarkovskij, consumato dal cancro, si spegne a Parigi all'età di 54 anni. Viene sepolto al cimitero ortodosso russo di Sant-Géneviéve du Bois, vicino a Parigi.BIOGRAFIA ARTISTICA:1960 "Il rullo compressore e violino", Mosfilm, Russia1962 "L'infanzia d'Ivan", Mosfilm, Russia1966 "Andrej Rublev", Mosfilm, Russia1971 "Solaris", Mosfilm, Russia1974 "Specchio", Mosfilm, Russia1977 "Amleto" – rappresentazione al teatro Lenkom di Mosca1979 "Stalker", Mosfilm, Russia1983 "Nostalgia", RAI – Gaumont, Italia - Francia1983 "Il tempo di viaggio" – documentario con Tonino Guerra, RAI, Italia1983 "Boris Godunov" di M. Mussorgskij – opera, Royal Opera House, Londra1986 "Sacrificio", Swedish Film Institute, Svezia