Il sindaco Domenici alla consegna del cantiere per il recupero delle Murate: "Siamo una giunta che fa le cose"
"Quella di oggi è una giornata molto importante. Una ulteriore conferma che questa amministrazione ha un elemento di differenza rispetto al passato. Adesso noi le cose le facciamo". Il sindaco Leonardo Domenici ci tiene a ribadire questo concetto. L'occasione è stata offerta dalla consegna alla ditta aggiudicatrice dell'appalto (la Faesulae di Firenze) del cantiere per la riqualificazione dell'ex complesso carcerario delle Murate. "Vorrei sottolineare ha detto ancora il sindaco Leonardo Domenici che quello che prende il via oggi e altri in corso in città, rappresentano interventi di riqualificazione e recupero di strutture e non di speculazione edilizia, come sentiamo dire da più parti. Evidentemente in questa città ci sono forze che hanno una visione opposta alla nostra. Forse preferiscono i ruderi agli spazi restituiti ai cittadini". Il sindaco Domenici ha avuto anche parole di grande elogio per alcuni componenti della sua giunta, in particolare per l'assessore Albini: "Un assessore contestata quotidianamente da frange estremistiche, che parla con gli sfrattati, con chi è in cerca di alloggio, con chi deve convivere con situazioni difficili. Un amministratore che sa guardare lontano e che lavora per una Firenze migliore".I lavori per il recupero e riqualificazione dell'ex complesso carcerario prevedono la costruzione di 33 alloggi destinati all'edilizia residenziale pubblica, una piazza interna, un percorso pedonale, attività commerciali e spazi sociali. La superficie interessata all'intervento è di 2700 metriquadrati. Il costo, a carico dell'Amministrazione Comunale, è di 11 miliardi. La durata dei lavori è di 720 giorni."Oggi ha detto l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi si celebra un duplice evento. Da un lato si inaugura l'Info Point Murate e il centro di documentazione Reprise. Si tratta di una rete europea, promossa dal Comune di Firenze con l'adesione di partner svedesi, greci, inglesi, tedeschi e italiani, che studia il recupero dei penitenziari dismessi. Un'iniziativa finanziata con progetti europei. Dall'altro perché si avvia di fatto l'intervento per il recupero del complesso delle Murate su cui abbiamo investito 11 miliardi. Un intervento che si affianca a quello di piazza Castellani, via del Proconsolo e altri che sono già in fase di definizione. E' stato poi istituito uno speciale ufficio per il centro storico che, utilizzando finanziamenti europei, si è dotato di strumenti di conoscenza dell'edificato su sistemi informatici, in grado di costruire, in tempi brevi, una banca dati che questa città non ha mai avuto e che costituisce il presupposto per ogni azione di governo reale dei processi di cambiamento in atto nella città storica"."Il cantiere che andiamo a consegnare oggi ha detto l'assessore al patrimonio Tea Albini è una scommessa che avevamo lanciato due anni or sono e che oggi, al termine di un percorso complesso e difficile possiamo dire di aver vinto. La ditta che si è aggiudicata la gara, fra le 114 che avevano presentato domanda, inizierà i lavori che regaleranno alla città e al quartiere di Santa Croce alloggi per giovani coppie e spazi che accresceranno la qualità del vivere. Vorrei anche ricordare il concorso di idee riservato alle scuole fiorentine, per dare un nome alla piazza interna che verrà realizzata, elaborato assieme all'assessore Lastri". L'assessore Albini ha anche annunciato l'iniziativa che vede protagonista il regista Alessandro Benvenuti: "Si tratta di un vero e proprio film che ripercorre la storia del penitenziario e tutte le fasi che porteranno al profondo cambiamento". "Un'esperienza stimolante ha detto Alessandro Benvenuti che ho accettato con grande entusiasmo. Ho chiesto la collaborazione a gruppi di studenti di varie facoltà di scrivere e sceneggiare storie che rappresentano i vari periodi di vita dello storico carcere fiorentino. Accanto a questo documenteremo il processo di riqualificazione e recupero voluto dal Comune di Firenze".Per la presidente del Consiglio di Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi, quella di oggi "è una giornata storica, che il quartiere di Santa Croce sognava da anni. Un intervento che va nelle direzione di riportare la residenza nel centro storico della città".Stamani è stata anche inaugurata (rimarrà aperta fino al 29 dicembre) all'Info Point Murate in via dell'Agnolo 3, la mostra fotografica "Luce prigioniera", con dodici fotografi che hanno documentato, con vari linguaggi della fotografia contemporanea, i sei secoli di storia del penitenziario fiorentino.Domani alla Limonaia di Villa Strozzi (via Pisana 77) si svolgerà la tavola rotonda dal titolo: "Il recupero dei penitenziari storici come occasione di riqualificazione della città", cui prenderano parte il direttore aree urbane del ministero delle infrastrutture Giancarlo Storto, l'ex sindaco di Firenze Mario Primicerio, il preside della facoltà di architettura Piero Paoli, il regista Alessandro Benvenuti, l'assessore Ciutat Vella Barcellona Katy Carreras-Moysi e gli assessori Albini e Biagi. Coordina il giornalista Rai Alberto Severi.(fd)