Bilancio, l'assessore Ceccarelli ai consiglieri di centrodestra: "Anche un rappresentante delle istituzioni può criticare la Finanziaria del governo"
"I consiglieri di centrodestra che hanno deciso di abbandonare l'aula consiliare hanno avuto una reazione spropositata. Credo che anche un rappresentante delle istituzioni possa criticare la Finanziaria 2002 del governo". Sono parole dell'assessore al bilancio Andrea Ceccarelli che intende fare alcune puntualizzazioni a seguito del comportamento delle opposizioni di centrodestra che stamani in consiglio comunale ha abbandonato l'aula, contestano vivacemente la relazione dell'assessore."Stamani spiega l'assessore Ceccarelli ho consegnato a tutti i consiglieri comunali il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria in modo che abbiano tutto il tempo per consultarlo in vista del dibattito in aula, visto che per stamani era prevista solo la mia relazione, dove ho ripercorso i contenuti del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. Ho soltanto sottolineato, anche se in modo appassionato vista la difficoltà della situazione, le grosse problematiche che la Finanziaria ci pone in vista del bilancio comunale di previsione 2002.""Ho detto precisa ancora l'assessore Ceccarelli che, mentre si parla di federalismo, il testo della Finanziaria sembra scegliere una strada che va nella direzione opposta. Ossia, verso la centralizzazione e negazione di qualsiasi autonomia impositiva da parte dei comuni. Ho detto anche che trovavo particolarmente grave il taglio consistente nei trasferimenti statali a favore dei Comuni che corrono il rischio di dover ricorrere a nuove manovre fiscali a carico dei cittadini. Trovo anche assurdo prevedere parametri irraggiungibili per l'incremento della spesa che contraddicono quelli dell'anno precedente"."Ho detto infine ha concluso l'assessore Ceccarelli che ritengo curioso che si imponga ai Comuni di deliberare l'applicazione dell'addizionale Irpef entro il 31 dicembre, quando tutti sanno che la discussione dei bilanci comunali slitterà al 28 febbraio 2002. Un disallineamento di questo genere rischia di influire negativamente sul corretto rapporto fra istituzioni e cittadini e perfino sul corretto svolgimento della dialettica democratica nell'ambito stesso dei consigli comunali".(fd)