Il sindaco Domenici: "Nessuna criminalizzazione e avanti con il dialogo con il Cpa. Ma l'aggressione di ieri non è stata casuale: ci sono frange violente"

"Quello che è accaduto non deve essere drammatizzato, né strumentalizzato. In questi momenti dobbiamo mantenere la capacità di distinguere, di non fare di tutta l'erba un fascio, di proseguire il confronto e il dialogo. Ma non possiamo non essere preoccupati: è stato un episodio costruito, non casuale. Va preso atto che in città operano alcune frange che hanno come metodo il ricorso alla violenza e questo è inaccettabile. Queste persone vanno isolate, prima di tutto sul fronte politico". Sono chiare le parole del sindaco Leonardo Domenici, all'indomani dell'aggressione subita ieri sera in un ristorante fiorentino, dove partecipava ad una cena per raccogliere fondi in favore di Emercency. Aggressione provocata da un gruppo di persone che lo accusava per la vicenda legata allo sgombero del Cpa (centro popolare autogestito) dall'area ex-Longinotti, avvenuto nella mattinata."Quello che è accaduto è grave, a prescindere dal mio infortunio – ha detto il sindaco, che ha riportato la lesione di un legamento della mano destra – Voglio chiarire che non c'è stato alcun contatto fisico tra me e gli autori dell'irruzione, mi sono fatto male sbattendo violentemente la mano nel momento di massimo scompiglio. Ma c'è comunque stata un'aggressione, una chiara forma di violenza. Non so quanti sapessero che mi trovavo a cena in quel luogo. So però che prima è entrata nel ristorante un ragazzo che ha chiesto se c'ero, poi fuori del locale si è creato un piccolo assembramento di persone che guardavano dalle finestre per individuarmi, ed infine c'è stata l'irruzione, partita da una entrata secondaria, con lo sfondamento di una porta. Tutto questo non poteva non essere organizzato". "Non ho avuto paura per me, ma per le possibili conseguenze per le altre persone – ha raccontato il sindaco – In un primo momento è stato difficile capire cosa poteva succedere, queste persone gridavano, c'era molta confusione. Se non è successo niente di grave, è anche grazie all'intervento dell'agente di tutela, che voglio ringraziare."Non voglio drammatizzare, ma questo non è il primo episodio del genere che accade a Firenze – ha proseguito il sindaco – Durante la campagna elettorale del 2000 venne aggredito Graziano Cioni; poi c'è stata la lettera esplosiva inviata al prefetto Serra; ed ieri, anche se la giornata è stata condotta da tutti con senso di responsabilità, durante la manifestazione del Cpa si sono sentiti slogan particolarmente pesanti. Di questo sono preoccupato. Del fatto che in questa vicenda e in questa città si possano introdurre elementi incontrollati ed incontrollabili, che possono danneggiare tutti: non solo le istituzioni, ma anche chi ne sta fuori. Nessuno vuole limitare l'autonomia e gli spazi si aggregazione. Ma ci sono linee di demarcazione che non possono essere valicate. So che a Firenze esistono zone di marginalità con cui è giusto confrontarci, ma dall'altra parte non si può sempre e soltanto mettersi in contrasto con le istituzioni. Io non ho mai pensato di convincere i ragazzi del Cpa della bontà dell'intervento nella ex Longinotti, ma credo che sia possibile cercare e trovare soluzioni costruttive e negoziali".Entrando più direttamente nel cuore del problema legato alla ex Longinotti, il sindaco si è detto amareggiato per come sono state rappresentate le proposte dell'amministrazione per trovare una nuova sede al Cpa, in particolare quella dell'ex falegnameria di Villamagna. "Sono proposte serie, non improvvisate, che riconoscono la validità dell'esperienza del Cpa – ha detto Domenici – Non capisco perché siano ora gli stessi ragazzi a preoccuparsi per le famiglie che abitano nella zona dell'ex falegnameria. Pensano forse di poter creare dei problemi? E' non è questa un'affermazione piuttosto contraddittoria?""C'è anche un altro aspetto che voglio sottolineare – ha affermato il sindaco – quando si è trattato di trovare un luogo dove poter sistemare il materiale sgomberato dalla ex-Longinotti, il Cpa la collaborazione del Comune l'ha accettata eccome. Grazie all'assessore Albini abbiamo individuato e messo a disposizione per questo i magazzini economali di via Erbosa dove, secondo le stime sul materiale, sarebbero dovuti bastare circa 100mq. Ma oggi sono già arrivati ben 7 camion stipati di roba, molta della quale tra l'altro obsoleta, e abbiamo dovuto cercare nuovi spazi. Questo è bene che si sappia"."Nell'esperienza del Cpa ci sono molte realtà – ha concluso il sindaco – e se un errore è stato fatto da parte loro, è stato quello di aver definito la propria identità non "per" qualcosa, ma sempre e solo "contro" qualcosa. Vorrei che ci fosse una maggiore capacità di confronto. Soprattutto, vorrei che ci fosse l'impegno per costruire un clima di dialogo, senza annullare le differenze, ma nel piano rispetto delle persone". (ag)