Project financing, interviene Massimo Pieri (FI)

Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Massimo Pieri:«Il nostro territorio è formato prevalentemente da artigiani e piccoli imprenditori e noi fiorentini sappiamo bene quanto questa realtà socioeconomica abbia sempre rappresentato un importante valore aggiunto.Negli ultimi dieci anni gli enti locali fiorentini non hanno coadiuvato e supportato efficacemente la crescita imprenditoriale sul territorio e questa inerzia, in relazione alle scelte urbanistiche, ha determinato un autentico deficit di programmazione politica.Per quanto concerne il project financing, non è accettabile delegare in toto le scelte urbanistiche di Firenze a privati come sta facendo in questo momento la giunta guidata da Leonardo Domenici.Se nella nostra città ci sono imprenditori attivi è giusto e corretto che abbiano l'opportunità di poter svolgere il loro lavoro al meglio delle loro possibilità ma un amministratore, sia di maggioranza che di opposizione, ha il dovere di controllare ed indirizzare le scelte che il governo della città compie.Questo in una visione bipolare del sistema dove la maggioranza amministra e governa, potendo e dovendo scegliere cosa deve essere inteso come "pubblico" e cosa deve essere fatto dal "privato". In questo contesto le opposizione prestano la loro opera istituzionale in qualità di controllori del governo cittadino.In assenza di tutto ciò le istituzioni e le assemblee elettive si trovano di fronte a scelte già compiute, ecco che il ruolo della politica si impoverisce e perde il primato che le è stato conferito dai cittadini.Questo è quanto avvenuto a Firenze.Alcune domande sorgono spontanee: il ruolo del project dovrebbe essere quello di assolvere il proprio compito "una tantum, " anche se, a causa degli inevitabili minori trasferimenti statali, le amministrazioni ne faranno un uso sempre più frequente. Ma allora per quale motivo a Firenze sembra si voglia ricorrere al project financing, per così dire, "una semper"? E cosa succederà poi se un'azienda si troverà nella impossibilità di proseguire un progetto?Per tutti questi motivi abbiamo chiesto a gran voce che nell'unica sede istituzionale preposta, e cioè il Consiglio comunale, si apra un dibattito che possa coinvolgere una maggioranza diversa, più ampia, perché, di fatto, si sta decidendo quale sarà la Firenze del futuro. Altrimenti non si spiega per quale motivo il Sindaco stia, giustamente, coinvolgendo nel forum "Progettare Firenze" tutte le categorie economiche presenti in città.Sono convinto che la prossima volta questo non accadrà ed avremo un confronto serio e proficuo».(fn)