Fittante (Insieme per l'Ulivo): «Ancora una volta la lobby dei tassisti condiziona le scelte dell'amministrazione»
«La questione dell'aumento delle licenze taxi e della diminuzione delle tariffe sembrano essere argomenti sui quali Consiglio e Giunta hanno sovranità limitata. Ogni qual volta si tratta l'argomento viene fuori la fortissima lobby dei tassisti che condiziona e cerca di bloccare le soluzioni proposte». E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Insieme per l'Ulivo Giovanni Fittante.«Giovedì scorso - ha spiegato Fittante - nel corso della riunione congiunta delle commissioni trasporti e sviluppo economico, dove i tassisti erano presenti in modo massiccio ed al limite della capienza dei locali, con rischi per altro della sicurezza dei partecipanti, abbiamo assistito all'ennesimo balletto di posizione. Da una parte c'era un centrodestra arroccato a difendere interessi particolari e fermo su una posizione conservatrice e, dall'altra, una parte del gruppo, i DS, che sull'aumento delle licenze non riesce a decidere».«Ricordo comunque - ha aggiunto il capogruppo di Insieme per l'Ulivo - che la mozione, poi bloccata, era stata proposta dal presidente della commissione trasporti Lo Presti quale soluzione di mediazione sulla mozione, già all'ordine del giorno, da me promossa e sottoscritta da tutta la maggioranza, escluso i DS, nella quale si richiedeva l'aumento delle licenze del 40%, la regolamentazione dei taxi elettrici e la diminuzione delle tariffe. Tralasciando l'atteggiamento dell'opposizione, che fa il suo gioco, chiedo al Sindaco, alla Giunta e a parte della mia maggioranza, in particolare DS, se vogliamo farci condizionare ancora, nell'aumento delle licenze e nella diminuzione delle tariffe dai tassisti, che difendono rendite di posizione e interessi particolari, oppure, se vogliamo finalmente dare priorità agli interessi generali e quindi al 99,9% dei cittadini fiorentini».«Bastano pochi dati per far comprendere il problema - ha ricordato Fittante - dal 1973 sono state concesse solo 11 licenze. Quanto è cambiata e quali sono le nuove esigenze di mobilità in questa città? Quanto è aumentato il turismo? Quanto è aumentata l'attività congressuale e fieristica? Insomma quante di tutte queste cose sono cambiate dal 1973?».«E poi - ha concluso l'esponente della maggioranza - per quanto riguardo le tariffe, che comparate con quelle delle altre città italiane ed europee sono molto più care, basta solo un esempio: quando un cittadino sale sul taxi, prima di iniziare la corsa, ha già speso un minimo di 8 mila lire tra diritto di chiamata e supplemento, nelle ore normali, molto di più nelle altre ore. E' accettabile? Vorrei ricordare comunque che il servizio taxi è un servizio pubblico anche se fatto da privati.E' inutile parlare di piani strategici e di modernizzazione dei servizi se poi non riusciamo ad aumentare neanche 100 licenze di taxi. Comunque in Consiglio, al momento della votazione della mozione dell'aumento delle licenze già all'ordine del giorno, i cittadini potranno valutare chi difende interessi particolari e chi invece salvaguardia interessi generali». (fn)