Beni culturali e rischio esondazioni: una tavola rotonda al Palagio di Parte Guelfa
In occasione del 35° anniversario dell'Alluvione di Firenze del 1966, l'Amministrazione Comunale di Firenze ha organizzato una tavola rotonda programmatica, finalizzata alla definizione di un Piano Settoriale di Intervento e prevenzione per il patrimonio storico-artistico e culturale della città, così come previsto dal Piano Comunale d'Emergenza da rischio idraulico del fiume Arno. L'iniziativa, che si svolgerà domani 3 novembre al Palagio di Parte Guelfa, è rivolta a pianificare, per un certo numero di edifici a rischio e ad alto interesse culturale, un piano d'intervento dettagliato finalizzato a ridurre i danni allo stesso o ai beni in esso contenuti, sia attraverso un'azione di pronto intervento, sia grazie alla predisposizione di accorgimenti preventivi tesi a limitare l'impatto sulle strutture e le opere d'arte in pericolo. Il buon esito di questa iniziativa permetterà alla nostra città di disporre di uno strumento operativo, aggiornato nel tempo, a difesa del patrimonio culturale."Non si tratta di un convegno come molti altri ha detto l'assessore con delega alla protezione civile Eugenio Giani ma un convegno operativo, che prosegue un percorso già avviato da tempo dall'Amministrazione Comunale e dalla Fondazione La città di ieri per l'uomo di domani' che porterà, già domani, alla composizione di una commissione oeprativa formata delle Sovrintendenze, dalla Diocesi, dalla Biblioteca Nazionale, oltre che dal Comune di Firenze"."E' vero ha detto ancora l'assessore Giani che in caso di calamità la priorità va alle persone, ma nel caso di città d'arte come Firenze è necessario predisporre un piano di raccolta e smistamento anche per i beni culturali. Per questo, entro un anno, predisporremo un vero è proprio piano anche per le nostre opere d'arte, che ricalcherà quello realizzato dall'ufficio protezione civile del Comune, che ha diviso la città in 17 microzone e i relativi punti di riferimento in caso di esondazione".L'Unesco ha, in via preventiva, manifestato il proprio interesse e sostegno al progetto, prevedendo per il futuro la possibilità di fare dell'esperienza fiorentina un esempio esportabile in altre città e contesti territoriali. La varietà e la qualità del patrimonio oggetto di tale azione richiede uno sforzo congiunto dei vari enti preposti alla tutela e alla conservazione del nostro territorio, in collaborazione con le istituzioni cui i beni e i siti appartengono. La tavola rotonda di domani rappresenta in questo senso un'occasione importante di incontro operativo tra i rappresentanti delle maggiori istituzioni culturali cittadine e gli organismi preposti alla prevenzione.Dal punto di vista tecnico, la tavola rotonda è stata concepita anche per discutere una prima ipotesi di agenda in cui può essere articolato il progetto. La proposta nasce quale spunto di analisi comune e verrà modificata in relazione alle osservazioni e ai suggerimenti che emergeranno tra le varie istituzioni interessate durante il dibattito.Nella predisposizione del Piano Settoriale, l'Amministrazione Comunale ha individuato nella Fondazione "La città di ieri per l'uomo di domani" - istituzione fondata dal Comune di Firenze, dall'Università di Firenze e dalla Commissione Italiana per l'Unesco - l'ente qualificato a svolgere le funzioni di coordinamento organizzativo dell'attività. La Fondazione può infatti procedere nell'articolazione necessaria al progetto, nel rispetto delle competenze e delle caratteristiche di tutte le istituzioni coinvolte, svolgendo un ruolo prezioso di collegamento con il Centro di Protezione Civile del Comune di Firenze.(fd)