Finanziaria 2002, l'assessore Albini: "Misure insufficienti per affrontare l'emergenza abitativa"
"Forti preoccupazioni per i contenuti della Finanziaria 2002, decisamente insufficienti per affrontare l'emergenza abitativa". Il messaggio è dell'assessore alle politiche per la casa Tea Albini, anche in qualità di coordinatrice della Consulta Nazionale Anci-Casa. Ieri a Roma, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, si è tenuta un'assemblea nazionale, cui hanno partecipato oltre cento Comuni (molti dei quali capoluogo), le associazioni dei proprietari e i sindacati degli inquilini, che ha approvato (all'unanimità, con la sola astensione dei Comuni di Bologna e Milano) un documento nel quale si chiede al Governo di individuare incentivi fiscali per la proprietà, di reperire risorse per finanziare il fondo nazionale a sostegno alla locazione, di assegnare fondi consistenti all'Edilizia Residenziale Pubblica, di consentire ai Comuni l'acquisto di patrimonio residenziale pubblico, di individuare forme di intervento a tutela degli inquilini che hanno nel nucleo familiare ultrasessanticinquenni o handicappati gravi, di individuare i parametri necessari alla riformulazione dell'elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa."Si tratta di necessarie richieste ha detto l'assessore Albini per non passare dal danno alla tragedia. Vorrei sottolineare che il documento è stato approvato all'unanimità anche da Comuni con maggioranza di centrodestra come Bari, Catania, Chieti, Lecce, Lucca e altri. Questo sta a significare che in materia di emergenza abitativa servono misure urgenti e non tagli, come previsto nella Finanziaria 2002. In particolare l'Anci ha sottoposto al Governo due emendamenti che riguardano il fondo per il contribuito in conto-affitti che, da una prima lettura della Legge, subirebbe un taglio di 150 miliardi, e benefici fiscali a coloro che affittano a famiglie di sfrattati. A dimostrazione della reale necessità, gli emendamenti sono stati sottoscritti da parlamentari di maggioranza e opposizione"."Ho intenzione ha concluso l'assessore Albini di organizzare un'iniziativa simile anche a Firenze perché ci si renda veramente conto dei problemi che andremo ad affrontare soprattutto per i miliardi in meno destinati al contributo in conto-affitti e per richiamare tutti i soggetti interessati, alla condivisione di un problema che non può essere ad esclusivo carico del Comune".(fd)