Musei: assessore Lastri, non siano tempio del passato o fruibili solo da esperti
'L'educazione permanente è un bisogno fondamentale della società contemporanea. Attraverso l'esperienza museale si costruiscono ponti fra generazioni. Insomma i musei non sono luoghi per i bambini o per gli adulti. L'educazione è per tutti. Ma soprattutto i musei non possono essere il tempio del passato', e nemmeno avere gli ingressi accessibili solo agli esperti: nella loro funzione educativa sono strettamente integrati nella società''.E' uno dei passaggi dell'intervento dell'assessore alla pubblica istruzione del Comune di Firenze, Daniela Lastri, al convegno che si è aperto oggi a Palazzo Vecchio su, Quale Museo per quale pubblico', organizzato dall'assessorato alla pubblica istruzione, dall'Associazione del Museo dei Ragazzi e dal Centro nazionale della ricerca scientifica.Dopo aver sottolineato come 'la globalizzazione ci deve spingere tutti a rimuovere le frontiere, anche quelle della fruizione culturale'', l'assessore Lastri si è soffermata proprio sull'esperienza del Museo dei Ragazzi. 'Una realtà assolutamente innovativa per il nostro Paese, che ci fa riflettere ha detto - sul ruolo culturale ed educativo dei musei, sul concetto di servizio per i cittadini. Una realtà che ci fa riflettere partendo da una particolare utenza, quella dei bambini e dei giovani, per arrivare a capire quali implicazioni comporta per gli adulti e nel sistema culturale della città''.Mettendo in risalto come, grazie all'Associazione, dove sono coinvolti direttamente il Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio, l'Istituto e museo di Storia della scienza e il museo Stibbert, 'è stata trovata una formula che dà alla gestione un'agilità integrata e coordinata'', l'assessore ha concluso ricordando l'obiettivo principale del progetto, 'aiutare i bambini e i giovani ad essere cittadini oggi e non solo in un futuro domani, in modo che in questo terzo millennio si continui ad avere una missione e ad alimentare la curiosità e il desiderio di conoscere''. (dm)