Le licenze taxi vanno aumentate del 40%: lo chiede una mozione presentata da Insieme per l'Ulivo e sottoscritta da Comunisti Italiani, Margherita e Verdi

Le licenze taxi vanno aumentate del 40%. La richiesta è contenuta in una mozione presenta dal capogruppo di Insieme per l'Ulivo in Toscana Giovanni Fittante e sottoscritta dal Nicola Rotondaro, Lorenzo Marzullo e Luca Pettini dei Comunisti Italiani, dai popolari Gianni Conti e Lavinia Balata Orsatti, da Vittorio Foti e Simone Menci di Rinnovamento Italiano-Lista Dini, da Luigi Morelli (Udeur) e da Alessio Papini (Verdi).«Nonostante le dichiarazioni pubbliche - ha detto Fittante - di voler procedere ad un aumento delle licenze taxi per migliorare l'attuale servizio da parte di vari esponenti politici cittadini, siamo alle solite: tutto è fermo»«Nella mozione - è stato sottolineato - chiedo l'aumento, nell'arco di un anno, di un 40% delle attuali licenze, di cui la metà per mezzi elettrici e l'altra metà per mezzi a tasso di inquinamento ridotto come le vetture a metano. Tale proposta è sostenuta da una parte considerevole della maggioranza: Margherita, Verdi, Comunisti Italiani».«Ormai proprio tutti – hanno aggiunto - cittadini, operatori economici ed anche coloro che, due anni fa, erano scettici sulla mia proposta di aumento delle licenze, convengono sulla inderogabile necessità di provvedere a riorganizzare in modo adeguato il servizio taxi, partendo da un aumento delle licenze».«Contestualmente - hanno concluso gli esponenti della maggioranza - nella mozione si chiede al Sindaco di verificare l'andamento del servizio taxi multiplo, che allo stato attuale non risponde ai target di funzionamento auspicati, lasciando i cittadini, che vogliono usufruire del servizio abbandonati a se stessi, e di verificare l'attuale regolamento di rilascio delle licenze che, prevedendo un bonus per i "collaboratori familiari", crea di fatto dei privilegi per alcuni e una palese ingiustizia nei confronti di tutti gli altri cittadini». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia: MOZIONESoggetto Proponente: Giovanni Fittante (Per l'Ulivo in Toscana) e altri.Oggetto: per impegnare l'A.C. alla riorganizzazione del servizio taxi.MOZIONEAL Sig. SINDACO Considerato che la mobilità per una città è una componente essenziale non solo per la comodità dei cittadini o visitatori ma anche per i benefici influssi sulle attività economiche; Considerato che la lentezza dello spostarsi da una parte all'altra della città ha degli alti costi per l'economia cittadina ed il singolo utente; Considerato che il trasporto urbano deve essere un sistema integrato in cui convivono mezzi pubblici e privati; Considerato che il taxi oltre ad esercitare una funzione vitale per consentire collegamenti e spostamenti rapidi nella città è, prima di tutto, un servizio pubblico e non una qualsiasi attività privata; Considerato che tale servizio pubblico deve essere accessibile alla maggior parte dei cittadini e, soprattutto, ai cittadini più svantaggiati e portatori di handicap; Considerato che il rapporto tra i cittadini residenti a Firenze e la disponibilità dei taxi è di circa 1 ogni 653 abitanti, a differenza di altre città italiane ed europee dove i numeri sono significatamente differenti: Parigi 1 ogni 144, Madrid 1 ogni 201, Milano 1 ogni 292, ecc; Considerato inoltre un parere della Autorità Garante della Concorrenza - richiesta dal Comune il 20 gennaio 1999 - che così si esprime: "sul piano degli effetti, la limitazione del numero delle licenze può creare una scarsità artificiale, che non può che danneggiare l'utente sia dal punto di vista della varietà e della diffusione del servizio offerto e, quindi, delle possibilità di scelta, sia dal punto di vista del costo del servizio"; Considerato che le continue disfunzioni del servizio, verificatesi in molteplici situazioni e sempre più oggetto di segnalazioni di protesta da parte dei cittadini (attese di circa 30-40 minuti in alcuni punti chiave come la Stazione ferroviaria e l'Areoporto e nei grandi eventi e manifestazioni fieristiche) e considerando "la quasi" impossibilità di reperire un taxi in un tempo accettabile durante le giornate di pioggia e nelle prime ore della mattina e della notte e le continue attese al telefono di circa 8 -12 minuti; Considerato altresì la rilevante affluenza turistica della nostra città di circa 5.000.000 di turisti; Considerato che un aumento delle licenze e la regolamentazione di altri servizi taxi aggiuntivi creerebbero i presupposti di un'offerta migliore sia in termini di qualità che di costi per i cittadini e porterebbero nuove opportunità di occupazione; Considerato che già nell'ottobre del 1998 il Consiglio Comunale aveva approvato una mozione nella quale si indicava di rivalutare il numero delle licenze necessarie al comune di Firenze; Considerato che già nel 1995 un autorevole studio condotto dall'IRPET aveva stabilito un ulteriore fabbisogno di taxi nella città di Firenze di 156 unità; Considerato che i costi e le tariffe dei taxi fiorentini risultano essere più cari e meno trasparenti rispetto a quelli di altre città; Considerata la cristallizzazione della concessione delle licenze: da 12 anni il Comune di Firenze non rilascia nessuna licenza, fatto salvo le tre permute a tre fiaccherai di 8 anni fa. Considerato, inoltre, che alcuni punti significativi della mozione n° 551 approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 20 dicembre 1999 "per adottare opportune iniziative relativamente al servizio taxi" sono stati disattesi; Considerato inoltre l'ultimo studio - commissionato dall'A.C. - della società METIS, che ha confermato aspetti critici del servizio taxi, in particolare ha evidenziato quali punti di debolezza l'accessibilità (e, quindi, disponibilità di mezzi) e il sistema tariffario (prezzi sostenuti e poca trasparenza nelle tariffe). E, ancora, nella ricerca METIS viene affermato "…gli utenti continuano a percepire una scarsa disponibilità nelle ore di punta…" (pag. 16), a seguire "…la netta maggioranza di intervistati non ha notato alcun miglioramento nella qualità del servizio…" (pag.31) "…tutti i fattori hanno ottenuto una valutazione inferiore con gap significativi nel caso dell'accessibilità e dei mezzi (-1,1 punti percentuali)" pag. 36. Considerato che è sempre più necessario trovare soluzioni per diminuire l'inquinamento soprattutto in una città come Firenze;Impegna il Sindaco a: Provvedere e riorganizzare in maniera adeguata il servizio taxi - nella considerazione che l'Amministrazione Comunale ha il dovere di gestire il settore tenendo anzitutto conto e facendo prevalere l'interesse generale dei cittadini - attraverso una necessaria riforma che prevede anche i seguenti punti:1) Aumentare nell'arco di un anno il 40% delle attuali licenze taxi, di cui il 50% con vetture elettriche ed il restante 50% con vetture a tasso inquinamento ridotto, come ad esempio le vetture a metano.2) Regolamentare i servizi taxi aggiuntivi - a tasso inquinamento quasi nullo - quali i neo servizi di mototaxi elettrici e quelli a pedali (cosiddetti tassò) con la concessione di regolari autorizzazioni. Tale regolamentazione è finalizzata a migliorare e aumentare le opportunità di trasporto dei cittadini ed a istituire nuove tipologie di servizio che abbiano per obbiettivo lo sviluppo, nell'ambito urbano, di un sistema di trasporto collettivo di persone con funzione complementare e integrativa rispetto alle tipologie di trasporto già esistenti con caratteristiche ecologiche.3) Rivedere le tariffe al ribasso considerando che a Firenze, a differenza di altre grandi città, non disponendosi di una metropolitana, i viaggi in taxi non possono essere onerosi oltre misura viste anche le scarse alternative. Per altro va considerato che l'utilizzo di questo servizio è richiesto nella maggior parte dei casi per esigenze di lavoro non procrastinabili e/o di spostamenti di persone anziane e non completamente autosufficienti.4) A prevedere meccanismi che portino ad un'effettiva trasparenza delle tariffe.5) Prevedere un organismo di controllo esterno alle società dei Taxi che faccia attività di monitoraggio e controllo sulla qualità del servizio, sulla trasparenza ed il costo delle tariffe e, soprattutto, un'indagine trasparente e reale sulle chiamate inevase. Di fatto confermando l'impegno già assunto in Consiglio per la costituzione di un Osservatorio permanente.6) Provvedere a promuovere una campagna di sostegno per la conversione graduale entro tre anni delle vetture del servizio taxi attualmente in circolazione verso veicoli dotati di tecnologie innovative: metano, elettrici e/o bimodali, prevedendo un sistema di incentivi.7) Ad intraprendere un'iniziativa nei confronti del Governo e del Parlamento per modificare la legge n. 21 del 15.1.1992 in modo da eliminare la forte sperequazione esistente nelle varie città italiane tra valore effettivo delle licenze e relative modalità di trasferimento.8) A riconsiderare il servizio taxi nell'ambito dell'area metropolitana comprendente i Comuni di Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Scandicci, Sesto Fiorentino, al fine di creare i presupposti per un servizio taxi unico ed omogeneo a tutto il comprensorio.9) A verificare il funzionamento del servizio taxi multiplo che, allo stato attuale, non sembra rispondere ai target di funzionamento auspicati.10) A modificare l'attuale regolamento di rilascio delle licenze che, prevedendo un bonus per i "collaboratori familiari" crea di fatto dei privilegi per alcuni e una palese ingiustizia nei confronti di tutti gli altri cittadini che vogliono partecipare alla gara di assegnazione delle licenze.