Barbaro (DS) e Pettini (PdCI): "Sulla qualità dell'aria nessun allarmismo"

"Le ricerche che mettono in relazione le accertate alterazioni genetiche delle cellule di alcuni tessuti con l'esposizione ad inquinanti atmosferici sono provvisorie e sembra mancare, allo stato delle attuali conoscenze, un chiaro nesso con l'insorgenza di un danno effettivo e quindi di una patologia". E quanto hanno dichiarato il consigliere dei DS Antongiulio Barbaro quello dei Comunisti Italiani Luca Pettini alla luce dell'audizione di giovedì scorso nelle commissioni consiliari ambiente e salute, dei tecnici della ASL, del CSPO e dell'ARPAT."I tecnici - hanno spiegato i due consiglieri - hanno illustrato gli esiti della relazione annuale sulla qualità dell'aria relativa all'anno 2000, da cui emerge un chiaro miglioramento della situazione per quanto riguarda ossido di carbonio, biossido di zolfo, biossido di azoto e ozono, le cui concentrazioni a Firenze sono progressivamente diminuite a partire dal 1995. Permangono invece problemi per benzene, idrocarburi e polveri fini le cui concentrazioni superano ancora i limiti individuati dalla legge italiana.""Nell'audizione – hanno aggiunto Barbaro e Pettini - è emersa la provvisorietà dei risultati delle ricerche che mettono in relazione le accertate alterazioni genetiche delle cellule di alcuni tessuti con l'esposizione ad inquinanti atmosferici e la mancanza, allo stato delle attuali conoscenze, di un chiaro nesso con l'insorgenza di un danno effettivo e quindi di una patologia"."Tutto ciò deve indurre - hanno concluso i due consiglieri - a considerare la situazione con maggiore equilibrio, senza allarmismi, ma con la dovuta serietà. Occorre che tutti siano consapevoli dei miglioramenti già ottenuti, sintomo che è possibile attuare efficaci politiche di risanamento, e di quelli ancora necessari: partiamo da qui per sviluppare le ulteriori iniziative mirate a ricondurre le concentrazioni di tutti gli inquinanti su livelli inferiori ai limiti di legge. Per fare ciò, occorre ricordare che esistono norme ben precise a riguardo che prevedono una valutazione preventiva di efficacia sui possibili provvedimenti, comprese le targhe alterne, da effettuare con il supporto dell'Organo tecnico previsto dalla legge regionale in materia. Il Sindaco deve insediare quanto prima questo organismo e affidargli una valutazione sui diversi provvedimenti proposti in queste settimane. Altrimenti si corre il rischio di adottare misure di facciata, inutili o addirittura dannose, frutto magari di una banale trattativa politica dai toni mercantili". (fn)