Traffico: lettera aperta di Gabriele Toccafondi (ApF) a Graziano Cioni e Leonardo Domenici
Questo il testo della lettera aperta di Gabriele Toccafondi, capogruppo di Azione per Firenze:«Se ci sono, come indicato dagli organi competenti, livelli di inquinamento tali a Firenze da rendere necessari provvedimenti drastici, avete, in qualità di Assessore alla Mobilità e Sindaco il dovere di intervenire. Il problema però è che, come spesso mi sembra accadere nella maggioranza che governate, poco o niente è stato programmato.Ai fiorentini non si può raccontare che il problema traffico e il problema inquinamento siano comparsi d'improvviso e che i livelli di inquinamento si siano improvvisamente innalzati. Il problema è da sempre chiaro, diversa invece la filosofia per affrontarlo. Il centrosinistra nei fatti, anche di questi giorni, dimostra che ha in mente soluzioni che prevedono azioni repressive sul traffico privato: dalle targhe alterne, alla ZTL allungata, dal Ticket di ingresso, alla creazione di nuovi parcheggi a pagamento, dall'assunzione di nuovi vigili alla creazione delle porte telematiche. Tutte soluzioni che hanno una filosofia comune: impedire o limitare al massimo l'uso del mezzo privato.Nel metodo sono radicalmente in disaccordo. Prima di vietare o limitare l'uso del mezzo privato, occorre dare valide alternative ai cittadini, prima di bloccare il traffico occorre creare un sistema pubblico concorrenziale al mezzo privato, prima di alzare le tariffe dei parcheggi occorre crearne di scambiatori e gratuiti collegandoli veramente con la città, prima di proporre il ticket di ingresso occorre proporre un sistema su rotaia funzionante. Senza dare valide e reali alternative i cittadini avranno una percezione vessatoria e irragionevole delle azioni che il Comune ha intenzione di mettere in atto.Prima di mettere in pratica azioni che penalizzano coloro che a Firenze devono arrivare ogni mattina per motivi di studio o lavoro occorre offrire alternative concorrenziali all'uso del mezzo privato. Fino a questo momento poco è stato fatto in questa direzione.Un esempio su tutti. ATAF ha aumentato di 500 lire il prezzo del biglietto orario. Questi soldi, se l'Amministrazione avesse avuto davvero l'intenzione di muoversi in una logica che vede ATAF come colonna portante del progetto di mobilità alternativa, sarebbero stati "vincolati" ad aumentare e migliorare il servizio, invece, come dubito, saranno impiegati per altri scopi.Se questa visione identica del problema e della sua gravità ci accomuna e forse anche alcune soluzioni da adottare ci avvicinano, invece come evidente, le modalità per affrontarlo ci dividono moltissimo».(fn)