Attentati alle Torri Gemelle di New York. Domenici: "Diciamo forte il nostro no al terrorismo"
"Quello che è accaduto oggi è qualcosa che va contro l'umanità. Dobbiamo essere più forti di qualsiasi atto terroristico, più determinati di qualunque attentato". Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, nel suo intervento durante il consiglio comunale straordinario di questa sera. Un salone dei Cinquecento gremito di fiorentini, sindaci e rappresentanti del mondo politico, sociale, economico, culturale e universitario ha voluto testimoniare lo sgomento della città per quanto è accaduto oggi negli Stati Uniti."Questa sera, qui, nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, c'è Firenze, c'è la nostra città ha detto Domenici -. Certo non tutta, ma la sua parte più significativa: il Comune, tanti colleghi sindaci delle città toscane, rappresentanti della Regione e della Provincia, il rettore dell'Università, associazioni di categoria, delle forze economiche e sociali. Li voglio ringraziare tutti per la partecipazione a questo consiglio comunale straordinario, convocato solo poche ore fa, eppure così immediatamente partecipato"."In tanti siamo qui stasera - ha proseguito il sindaco che, fin dal primo pomeriggio, è stato in contatto con il consolato americano di Firenze -. Siamo ancora sotto choc, ancora attoniti e stupiti da quanto abbiamo visto e sentito. Siamo qui, perché sentiamo il bisogno di ritrovarsi e di stare uniti. Perché in questo drammatico momento, in cui il mondo sta tremando, in cui sentiamo forte l'angoscia per noi, per i nostri cari, per i nostri figli, vogliamo dare una risposta forte. La nostra voce da sola può essere flebile, ma unita a tante altre voci, può diventare forte e significativa. Ed è una voce che per prima cosa vuol dire che siamo solidali: con le vittime, con i loro parenti, con il popolo e la nazione americana. E poi vuol dire che siamo qui, perché in un mondo che ci appare sempre più incontrollabile e ingovernabile, vogliamo ribadire forte il nostro no al terrorismo. Ad ogni forma di terrorismo, nel modo più convinto e profondo"."La nostra voce vuole essere anche una speranza. Vuole dire forte che, anche se può apparire paradossale, l'estrema e indicibile gravità di quanto è successo oggi negli Stati Uniti, può far scoccare una scintilla di umanità. Quella scintilla capace di fermare la spirale di violenza"."Bisogna fermarsi ha ribadito Domenici -. Bisogna ritornare sulla via della pace per riaprire nuovi capitoli. Siamo qui, in questo Salone, per un motivo profondo che dobbiamo dire senza paura di essere retorici: quello che è accaduto oggi è qualcosa che va contro l'umanità. Che si scontra con la dignità stessa di essere esseri umani. Dobbiamo avere la capacità di ripartire dal sentimento di appartenenza al genere umano in qualunque parte del pianeta. Per tutto questo stasera ha senso essere qui e avrà senso domani ritrovarsi in piazza Signoria tutti insieme.Come istituzioni non dobbiamo tardare a dare una risposta a quanto è successo. Dobbiamo manifestare la nostra volontà ed ha un valore particolare che questo accada a Firenze, città che appartiene ai fiorentini, ma anche al mondo intero. E' importante aver decretato il lutto cittadino. E' importante aver parlato con il console americano. E' importante aver dato la disponibilità degli uffici comunali ai tanti turisti e cittadini americani che sono a Firenze".