Iniziato il confronto sul Piano strategico della cultura a Firenze
Non dei veri e propri Stati generali', che certamente avrebbero avuto bisogno di un tempo ben più lungo, ma neppure un incontro di routine tra l'Amministrazione comunale e il mondo della cultura. Piuttosto un'occasione per far incontrare realtà diverse, ma che spesso svolgono attività simili o collaterali, nella stessa città, e cercare di superare logiche di frammentazione, di emergenza e di ipercriticismo.E' questo il senso dell'incontro organizzato oggi dall'assessore alla cultura Simone Siliani con oltre 200 rappresentanti di Enti, associazioni, gruppi, movimenti che si occupano e fanno cultura a Firenze.Un incontro, svoltosi nel giardino di Palazzo Vivarelli Colonna, che è stato preceduto dall'invio di un documento (oltre cinquanta pagine) che l'assessore ha mandato a tutti gli invitati. Si tratta di un documento che intende relazionarsi con il percorso di costruzione del Piano strategico per Firenze' elaborato dall'assessore in collaborazione con il Comitato scientifico coordinato da Carlo Trigilia. 'L'obiettivo principale è quello di arrivare a fare sistema' ha detto Siliani nelle attività e gestione dei beni culturali''. In sostanza come ha spiegato nella sua introduzione, 'occorre arrivare a superare la frammentazione di iniziative e progetti che ormai è diventata il punto più debole della cultura a Firenze, che pure ha un patrimonio storico e contemporaneo ineguagliabile''.Ecco perché, a tutti, era stato chiesto un breve intervento non tanto sulle proprie iniziative, quanto su una strategia generale che 'vuole incentivare i rapporti e la collaborazione tra i diversi soggetti ma anche cambiare quello che è il rapporto tra l'Amministrazione comunale e l'esterno''.Il documento preliminare 'ha precisato l'assessore sarà integrato secondo quelle che sono le indicazioni dei diretti interessati, e la stesura definitiva sarà presentata a ottobre per arrivare, nel mese di gennaio, ad una Convention' sulla cultura aperta a tutti i fiorentini ''.Il dibattito, in effetti, si è sviluppato proprio in questa prospettiva e se da una parte è stata chiesta una verifica sulla programmazione degli spazi, a Firenze sempre troppo pochi, dall'altra si è deciso di puntare a legare a doppio filo programmazione degli spazi e programmazione culturale, fino a farli diventare una cosa sola''.Non sono poi mancate le prime proposte concrete, come una maggiore attenzione agli investimenti da parte dell'Amministrazione, non solo come risorse economiche, per tutto il sistema culturale. Investimenti che potrebbero aprire le porte agli interventi di privati e sponsorizzazioni. E c'è chi, a proposito del sistema museale, è arrivato a prospettare la creazione di un vero sistema integrato in città, che comprenda musei comunali, statali, universitari e ecclesiali, per dare un'offerta ampia ma anche più accessibile ai turisti e agli stessi fiorentini. (dm)ALLEGATA INTRODUZIONE Perché questo incontro? L'A.C. intende stabilire un canale di comunicazione e collaborazione stabile con gli operatori culturali di Firenze. Ma non un canale bilaterale (a comunicazione monodirezionale), bensì una sorta di piazza dove tutti i soggetti dialogano fra loro cercando di definire, in assoluta trasparenza, un disegno unitario sulla cultura a Firenze. Un luogo nel quale il mondo della cultura e gli amministratori si incontrano per discutere, periodicamente, di un progetto integrato sulla città. Questo luogo, dovrebbe aiutare a superare la logica dell'emergenza, la frammentazione conflittuale e dell'ipercriticismo. Senso del documento. Tre funzioni: 1) riaprire un dibattito (costruttivo e finalizzato) su Firenze e la cultura. Ecco perché abbiamo scelto non un elenco di cose da fare ma un documento che proponga un'idea, la missione che a partire da un'analisi realistica dello stato dell'arte Firenze può giocare in questo ambito. 2) innestare questo lavoro nel processo per la definizione del Piano Strategico per Firenze. Infatti, nel documento preliminare elaborato dal Comitato scientifico, si evidenziano alcuni degli assi portante che sono condivisi dal documento "Appunti...": necessità di fare sistema nelle attività e gestione dei beni culturali perché la frammentazione di iniziative e progetti è uno dei punti deboli in una città che pure ha un immenso patrimonio culturale storico e contemporaneo, dimensione di area metropolitana quale quella più adeguata per Firenze, più finalizzazione anche di risorse nella produzione di cultura che è poi il tema della contemporaneità. 3) definire una strategia concordata e partecipata che possa guidare le scelte dell'Amministrazione e impegnare il mondo culturale fiorentino a collaborare con le istituzioni pubbliche a realizzarla.Il documento è stato elaborato e concepito come un documento aperto, di lavoro, che può e deve essere modificato, migliorato, reso più coeso e completo proprio dal vostro contributo. Questa collaborazione è essenziale perché dobbiamo essere consapevoli che l'immagine e l'iniziativa sulla cultura a Firenze non è attribuibile nel bene e nel male solo all'Amministrazione, bensì all'azione combinata di quello che tutti i soggetti (pubblici e privati) realizzano nella nostra città: se si escludono musei comunali e biblioteche (e l'attività di manutenzione e restauro del patrimonio di competenza dei nostri uffici tecnici), il Comune di Firenze non gestisce in proprio attività culturali, ma lo fa attraverso soggetti terzi oppure sostiene iniziative di tali soggetti. Quindi, siamo tutti chiamati in causa, con responsabilità diverse certamente, nel giudizio che dall'esterno o noi stessi diamo sulla vivacità culturale di Firenze. Dunque, dovremmo essere tutti impegnati ad una migliore risoluzione del profilo di Firenze nelle cultura. Certamente, l'ente pubblico ha una funzione di indirizzo importante (che deve pienamente e liberamente esercitare, ma potrà farlo meglio se attraverso un confronto costante con il mondo della cultura della città) e una responsabilità rispetto all'interesse pubblico diversa da quella di ogni altro soggetto: per questo ci siamo assunti l'onere di esporci con alcune idee raccolte nel documento "Appunti...", ma come punto di partenza. Vi proponiamo un percorso da fare insieme: Dopo questo incontro generale, nuova messa a punto del documento, in stretta relazione con l'avvio del percorso del Piano Strategico (presentazione il 12 ottobre?); Possiamo prevedere sessioni tematiche per cercare di mettere meglio a fuoco la parte dei progetti; Confronto con le istituzioni pubbliche territoriali per rafforzare l'impianto di area vasta; Convention sulla cultura a Firenze, aperta alla cittadinanza, da tenersi agli inizi di gennaio.Quindi si chiede non di contribuire a mettere tutto quello che si fa a Firenze, bensì di ragionare su una strategia, che può essere anche molto diversa da quella proposta nel documento, ma che deve essere tale e quindi non ridursi ad una mera sommatoria di tante piccole o grandi iniziative.Questo sforzo di elaborazione comune su un progetto complessivo coerente, intende indurre anche altri effetti positivi: Incentivare la collaborazione, l'integrazione fra i diversi soggetti che operano in città. Cambiare i rapporti fra il Comune e l'esterno: oggi abbiamo un rapporto di scarsa collaborazione e comprensione reciproca. Dall'esterno si concepisce il Comune come una incomprensibile burocrazia o come una fonte (peraltro neppure copiosa) di finanziamenti; l'esterno appare talvolta al Comune come una fonte di fastidio o come qualcosa di estraneo. Difficilmente c'è l'atteggiamento di costruire un progetto insieme, dove il dato di fondo è la cooperazione. Ecco perché stiamo pensando ad definire una struttura mista pubblico-privato che costituisca l'interfaccia operativa e di servizio per migliorare la performance complessiva del sistema Firenze.