Papini (Verdi): «Il previsto bypass del Galluzzo progettato in modo fortemente lesivo del paesaggio e del territorio»

«Il previsto bypass del Galluzzo che sposterebbe parte del traffico dalla Certosa verso Firenze fuori dall'abitato del Galluzzo è progettato in modo fortemente lesivo delle caratteristiche naturali della pianura della Greve e del paesaggio del territorio della Certosa di Firenze, un patrimonio paesaggistico di interesse mondiale». Il giudizio è del capogruppo dei Verdi Alessio Papini secondo il quale «l'importanza ambientale, floristica e faunistica della zona planiziaria della Greve, è talmente riconosciuta che l'area è stata inserita, da una direttiva europea, tra gli habitat di importanza comunitaria e quindi inserita tra gli habitat da tutelare in base alla legge regionale sulla tutela della biodiversità».«E' improponibile - ha aggiunto Papini - che un'area di tale interesse naturale e paesaggistico venga distrutta per decisione delle stesse amministrazioni che la vogliono valorizzare. Un documento di LIPU, WWF e Italia Nostra mette in evidenza le stesse preoccupazioni. E' chiaro che si tratta di un errore di valutazione che siamo certi l'amministrazione comunale vorrà correggere visto il ritardo dell'inizio dei lavori annunciato dal Sindaco e dall'Assessore Biagi. A tale scopo abbiamo preparato un'apposita interpellanza».«Il progetto - ha concluso il capogruppo dei Verdi - deve essere corretto in modo da scongiurare il danno ambientale e paesaggistico: si potrebbe ipotizzare una galleria o un sottoattraversamento del Galluzzo che eviti l'abitato senza però invadere la valle della Greve. La bellezza e la peculiarità sono un elemento essenziale della memoria dei luoghi di ogni persona: mantenerli intatti è necessario perché ogni abitante di Firenze si senta davvero un cittadino fiorentino e ami la sua città». (fn)Questo il testo dell'interpellanza:Tipologia: InterpellanzaSoggetto proponente: Alessio PapiniOggetto: Sul collegamento stradale Certosa-Firenze e sull'impatto ambientale e paesaggisticoVista l'importanza ambientale, floristica e faunistica della zona planiziaria della Greve, tanto che l'area è stata inserita tra gli habitat di importanza comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, recentemente inseriti tra gli habitat da tutelare in base alla Legge Regionale sulla tutela della biodiversità (L. R. 56/2000);Considerato anche il documento del 12/01/2001 delle associazioni LIPU e WWF e di Italia Nostra del 25/03/2000 che mettono in evidenza una forte contrarietà rispetto ai pesanti danni ambientali causati dall'opera;Visto che il tracciato dello svincolo attraversa la valle della Greve che risulta dal Piano dell'Autorità di Bacino come cassa di espansione per le esondazioni della valle dell'Arno e costituisce una naturale area di esondazione da conservare integra anche ai sensi della Legge Galasso n. 431/1985;Considerata la presenza dominante della Certosa e del grande valore storico dell'area e il pesantissimo impatto paesaggistico causato dalla variante;Osservato che lo stesso PRG classifica gran parte delle aree interessate dall'intervento come aree E2 "Agricole di particolare interesse Paesistico-ambientale" (art. 47 NTA) e le aree boscate come "Aree di tutela" (art. 58 NTA);Visto che il bypass comunque non risolverà i problemi del traffico in entrata su Firenze;Si interpella l'AC:Per conoscere le eventuali prescrizioni del Ministero dell'Ambiente in merito alla necessità di non danneggiare un'area molto importante da un punto di vista naturalistico;Per conoscere le decisioni del Comitato Tecnico di Garanzia dell'opera circa le misure previste per ridurre l'impatto ambientale e paesaggistico nella zona;Perché valuti il finanziamento, nell'ambito del progetto Terza corsia, di una linea tramviaria, a basso impatto ambientale, fra il parcheggio scambiatore della Certosa e Firenze;Perché valuti, in alternativa alla tramvia, la possibilità di una parziale modifica al tracciato inerente al bypass del Galluzzo in prossimità della valle della Greve e della struttura della Certosa in modo da evitare l'attraversamento della valle stessa, proseguendo il percorso in galleria fino a oltre il Ponte all'Asse da dove il flusso veicolare potrebbe raggiungere sia Scandicci da Via delle Bagnese che Firenze dalla Via Senese.Alessio Papini