Depuratore di San Colombano, interpellanza di Checcucci (AN)
Quando sarà completato il depuratore di San Colombano? A quanto ammontano le spese per la costruzione del primo lotto dell'impianto? Quali sono le previsioni di spesa per il secondo lotto e come verranno finanziati? Qual è l'importo che il Comune riscuote dalla voce tariffa sulla depurazione e che è vincolato nel fondo per la costruzione del depuratore? Sono alcuni dei quesiti posti, in una interpellanza, dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.La Checcucci chiede anche di sapere «cosa intende fare l'amministrazione per evitare i ritardi che già vi sono stati in passato per la costruzione del depuratore» e se il Comune «è al corrente del sistema sanzionatorio di tipo penale ed amministrativo che potrebbe scattare qualora si accerti il mancato rispetto delle apposite norme». (fn)Questo il testo dell'interpellanza:INTERPELLANZAOggetto: depurazione e fognatureCONSIDERATO CHE- L'articolo 141 comma 4 della L.23.12.2000 n. 388 (L. Finanziaria) prevede che per l'adempimento degli obblighi comunitari in materia di fognatura, collettamento e depurazione di cui agli articoli 27, 31 e 32 del dlgs 11.05.1999 n. 152 e successive modifiche ( decreto legislativo che ha recepito le disposizioni della direttiva 917271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane), le Autorità d'Ambito, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore delle suddetta legge, debbano predisporre ed attuare un programma di interventi urgenti a stralcio;- la Commissione Europea sta valutando lo stato di attuazione della direttiva e che comunque, gli esiti delle prime rilevazioni hanno portato a definire che le iniziative che l'Italia ha attuato negli anni passati non possono essere considerate sufficienti, in particolare particolarmente gravi sono le situazioni delle città che non hanno ancora un depuratore (Milano e Firenze);- l'ultima L. Finanziaria, con il preciso obiettivo di incentivare gli Enti locali al rispetto delle normative e a dotarsi di impianti di depurazione, prevede che in ogni ambito sia creato un piano stralcio del piano di ambito - che riguarda la gestione del servizio idrico integrato che preveda alcuni adempimenti, fra i quali:1) descrizione dello stato di consistenza delle infrastrutture e loro funzionalità;2)censimento ed analisi dei progetti, dei programmi, dei piani e degli studi di fattibilità già esistenti;3)individuazione della domanda di infrastrutture e delle criticità ambientali di rilievo da superare, ai fini dell'attuazione del dlgs 152/99 in ordine alle scadenze temporali, alle classi dimensionali dell'agglomerato, alle zone sensibili e non;4)individuazione degli interventi strutturali necessari;5)ecc
TENUTO CONTO CHEla copertura finanziaria può essere garantita presentando ricorso a tutte le risorse reperibili fra le quali quelle del periodo 2000-2006 già destinate al ciclo idrico integrato (quasi 10.000 mld per le Regioni del centro nord), quelle già assegnate alle Regioni a carico del Ministero dell'Ambiente (815 mld già ripartiti fra le Regioni ), le risorse provenienti dal Ministero dei LL.PP, quelle assegnate dal Ministero dell'Ambiente ex L.388/2000 per lo sviluppo sostenibile (restituzione risorsa idrica, dopo il processo di depurazione, con caratteristiche che ne consentano il riutilizzo), altre risorse, sempre provenienti dal Ministero dell'Ambiente assegnate ex L.388/200 ecc, nonché le entrate che ai Comuni vengono dalla riscossione del contributo per la depurazione che fa parte della bolletta dell'acqua e che deve essere comunque accantonato per legge in un fondo, cui si dovrà attingere per finanziare la costruzione degli impianti, per i quali i cittadini devono pagare una tariffa, anche in assenza del servizio, come è nel caso di Firenze;ALLA LUCEDella situazione in cui si trova la città di Firenze, del mancato rispetto delle scadenze temporali previste per la costruzione dell'impianto, e del fatto che il 1°lotto progettato per 200.000 abitanti /equivalente funziona al 10% per 20.000 al/ex;SI INTERPELLA IL SINDACO1)affinché, alla luce di quanto espresso in narrativa, relazioni in merito all'attuazione di quanto aveva previsto la Finanziaria ed al relativo piano stralcio che l'Autorità d'Ambito 3 di cui Firenze fa parte, avrebbe dovuto predisporre;2)affinché esponga in dettaglio la situazione di Firenze circa il rispetto delle previsioni normative della legge 152/99 che ha recepito la direttiva 91/271;3)per sapere a quanto ammontano le spese per la costruzione del primo lotto di S. Colombano, quali sono le previsioni di spesa per il 2° lotto e come verranno finanziati;4)per conoscere qual è l'importo che il Comune riscuote dalla voce tariffa sulla depurazione e che è vincolato nel fondo per la costruzione del depuratore;5)per sapere quali sono i tempi per il completamento dell'impianto di depurazione;6)cosa pensa di fare l'Amministrazione per evitare i ritardi che già vi sono stati in passato per la costruzione dell'impianto.7)Per sapere se è al corrente del sistema sanzionatorio di tipo penale ed amministrativo che potrebbe scattare qualora si accerti il mancato rispetto delle sopraricordate disposizioni normative.Il Consigliere ComunaleGaia Checcucci