Agostini (DS): «Il Comune valorizzi al massimo le capacità dei suoi dipendenti»

Soddisfazione per la nascita "Dire Donna", la pubblicazione che raccoglie i dati della ricerca effettuata dal "comitato per le pari opportunità" del Comune, è stata espressa dalla consigliera dei DS Susanna Agostini secondo la quale «l'amministrazione deve valorizzare al massimo le capacità dei suoi dipendenti, donne o uomini che siano».«I comitati pari opportunità - ha spiegato la consigliera diessina - sono importanti organismi contrattuali che devono assicurare uguali opportunità e dignità tra donne e uomini sul posto di lavoro. "Dire donna" è una grande opportunità per migliorare la qualità dei rapporti interpersonali e contemporaneamente la qualità dei servizi comunali. Conoscerci per aumentare il rispetto reciproco di tante capacità e competenze individuali e di gruppo spesso annullate nella routine del quotidiano. E' fondamentale che persone che lavorano insieme tante ore al giorno siano oggi in possesso di dati che prima non avevano e questo grazie anche alla ricerca commissionata dal loro comitato pari opportunità».«Spesso il dipendente pubblico, uomo o donna che sia - ha proseguito l'Agostini - è svilito e spersonalizzato e ciò non è corretto né umanamente né tantomeno quando questa persona è il terminale di un servizio utile alla cittadinanza. Valorizzare, formare nuove professionalità, sempre più adeguate alle esigenze di una moderna società civile è un dovere per gli amministratori è un diritto per lavoratrici e lavoratori, essere sempre più appropriatamente formati».«Grazie a questa ricerca - ha concluso la consigliera dei DS - anche i dirigenti comunali potranno svolgere meglio le responsabilità di ridurre il disagio nel cosiddetto "clima relazionale dell'ambiente di lavoro". Si prosegua ora da questa indagine per far sì che donne e uomini possano contribuire con protagonismo e generosità alla necessaria modernizzazione della pubblica amministrazione. Dal Sindaco, all'assessore al personale mi aspetto che, grazie a questa ricerca, prendano atto della ricchezza nella diversità del modo che ciascuno ha di porsi sul lavoro. "Dire Donna" è una serie e per questo mi auguro che nel prossimo numero leggeremo le idee prodotte da tanto lavoro ben fatto». (fn)