Asili nido: adeguamenti delle tariffe per l'anno scolastico 2001/2002 – Praticamente invariate le quote minime

Dopo oltre tre anni l'Amministrazione ha deciso di ritoccare le tariffe per i Servizi all'infanzia. La scelta dell'assessore alla pubblica istruzione, Daniela Lastri, approvata dalla giunta ieri pomeriggio, è quella di salvaguardare gli utenti che, fino ad oggi, hanno usufruito delle tariffe agevolate. In pratica resta invariato il sistema in vigore dal 1° aprile 1998, data in cui fu introdotto in via sperimentale, il nuovo sistema tariffario basato sulla condizione economica delle famiglie utenti.Restano così invariate, o aumentano da 10 mila lire a un massimo di 20 mila lire, le quote minime dei diversi servizi, mentre salgono le tariffe massime di partecipazione delle famiglie ad elevato reddito: da un minimo di 50 mila lire per alcuni servizi fino a un massimo di 100 mila lire per gli asili nido a tempo lungo (dalle ore 7,30 alle ore 16,30/17,30), o prolungato fino alle ore 18.00. Per chi usufruisce del tempo prolungato, in alcuni casi, c'è addirittura una diminuzione delle quote.Queste le nuove tariffe con i riferimenti delle quote in vigore fino ad oggi:Asili Nido Tariffa Massima Tariffa MinimaTempo corto (7,30-14,30) 500.000 (550.000) 110.000 (100.000)Tempo corto prolungato (7,30-15,30) 550.000 (500.000) 110.000 (150.000)Tempo normale (7,30-16,30) 650.000 (600.000) 115.000 (100.000)Tempo lungo (7,30-17,30) 700.000 (600.000) 120.000 (100.000)Tempo lungo prolungato (7,30-18,00) 750.000 (650.000) 150.000 (150.000)Spazi Gioco Tariffa Massima Tariffa MinimaTartaruga 350.000 (300.000) 100.000 (100.000)‘'Si tratta di adeguamenti minimi – ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri – che nel 2001 (settembre-dicembre) porteranno la percentuale delle famiglie al 12,53% sul totale della spesa con un'entrata di 4.370.000.000 (+120 milioni), mentre per il 2002 il recupero, rispetto alla spesa totale, salirà al 13,62%. Una percentuale molto più bassa di quella di altre città, sia toscane sia di altre regioni''.Nel 2000, infatti, la percentuale di copertura del servizio con le entrate derivate dall'Utenza a Pisa era compresa tra il 18 e il 19%; a Arezzo del 15%; a Milano del 30% (con tariffe che variavano da 250 a 900 mila lire); a Scandicci le tariffe lo scorsoanno erano invece comprese tra 350.000 e 800.000 suddivise in 6 fasce; a Modena le quote in vigore per gli Asili Nido andavano da 150 mila lire a 690 mila lire, suddivise in 7 fasce, ma il prolungamento d'orario fino alle 18,15 veniva calcolato fino ad un massimo di 137.000 da aggiungere alla tariffa massima per il tempo pieno e quindi con una quota di £. 827.000 mensili a carico delle famiglie.‘'Credo sia importante la scelta di mantenere praticamente invariata o quasi la tariffa più bassa – ha concluso l'assessore Lastri – perché conferma la volontà della giunta di venire incontro in modo particolare a chi ha maggiori problemi finanziari o a chi ha più figli a carico. Una scelta quindi per le famiglie, alle quali offriamo una variegata scelta di servizi e di orari''.A queste possibilità si ricorda che l'Amministrazione ha anche aggiunto gli spazi ‘Adulto/bambino'; ‘Verde+'; le ‘Famiglie amiche' e da settembre anche una lista di accreditamento, dopo un corso di formazione, di 300 baby sitter.(dm)