Sgherri (Rifondazione), Agostini e Cenci (DS): «Piena applicazione della legge 194»

«Piena applicazione della legge 194 sull'interruzione di gravidanza e sostegno delle politiche di prevenzione attraverso il rilancio e il rafforzamento della rete e delle attività dei consultori». Sono le richieste avanzate in una mozione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e dalle consigliere dei DS Susanna Agostini e Athina Cenci.Il documento sollecita anche dall'amministrazione «una politica di offerta attiva dei servizi sul territorio che favorisca in particolare l'accesso alle giovani e alle donne straniere, anche attraverso le campagne di informazione sulla sessualità, sulla contraccezione e sulla salute previste dalla legge che regola l'attività dei consultori» ed impegna «il Sindaco e la giunta a informare il Consiglio sullo stato di attuazione della legge 194 e sul funzionamento delle attività consultoriali». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia MozioneSoggetto Proponente Monica Sgherri, Susanna Agostini, Athina CenciOggetto Sulla piena applicazione della legge 194/1978 e a sostenere le politiche di prevenzione attraverso il rilancio e il rafforzamento della rete e delle attività dei consultori;Premesso che- la legge 194/1978 è stata approvata con un ampio consenso espresso nel paese, riconfermato con la vittoria sul referendum popolare del 1981;- grazie all' accesso al servizio sanitario pubblico e gratuito è stato sconfitto il ricorso all'aborto clandestino;- dal 1978 ad oggi c'è stata una riduzione consistente degli aborti ed il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza è in continua e costante diminuzione, data la prevenzione e la corretta informazione alle giovani che possono ancora essere incrementate;- la 194 è una buona legge di cui occorre rafforzare l'applicazione per contrastare il riemergere del ricorso all'aborto clandestino da parte di donne che incontrano difficoltà nell'accesso al servizio sanitario pubblico e gratuito;Ritenuto che- la legge 194/1978, oltre a rappresentare una risposta efficace ad un grave problema di sofferenza sociale, afferma un principio di alta civiltà giuridica, il diritto all'autodeterminazione delle donne, che è fondamento della cittadinanza femminile;il Consiglio comunale1.Sollecita il Sindaco a vigilare, attraverso la conferenza dei Sindaci, sulla piena applicazione della legge 194/1978 e a sostenere le politiche di prevenzione attraverso il rilancio e il rafforzamento della rete e delle attività dei consultori, per una politica di offerta attiva dei servizi sul territorio che favorisca in particolare l'accesso alle giovani e alle donne straniere, anche attraverso le campagne di informazione sulla sessualità, sulla contraccezione e sulla salute previste dalla legge 405/1978 che regola l'attività dei consultori.2. Impegna il Sindaco e la Giunta a informare il Consiglio sullo stato di attuazione della legge 194/1978 e sul funzionamento delle attività consultoriali contestualmente alla Relazione sullo stato di attuazione dei programmi.