Torna a vivere la più grande serra ottocentesca d'Italia. Il sindaco Domenici: "Un luogo eccezionale restituito alla città grazie al Comune e Pitti Immagine"
"Il Tepidarium del Giardino dell'Orticoltura è un luogo eccezionale per fascino ed eleganza. Sono veramente lieto che possa riaprire i suoi battenti ed ospitare la grande serata organizzata in favore della Fondazione Child Priority. Questo grazie alla collaborazione fra il Comune di Firenze e Pitti Immagine, che ancora una volta hanno lavorato insieme per il bene ed il prestigio della nostra città". Il sindaco Leonardo Domenici commenta con soddisfazione la riapertura straordinaria della più grande serra ottocentesca presente in Italia, che mercoledì sera, vigilia di Pitti Immagine Uomo, sarà teatro di una cena benefica a cui parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni, personaggi dello spettacolo e della cultura, stilisti, industriali.Un evento che potrà essere il primo di una serie e restituirà alla città un vero capolavoro, un tesoro vissuto per lunghi anni in sconfortanti condizioni di degrado. Lo scorso anno venne completato il restauro conservativo; ora finalmente la struttura potrà riprendere vita e calore.La grande serra, oggi di proprietà comunale come il giardino che la ospita, è un edificio in ferro e vetro, a pianta rettangolare con copertura a carena di nave; ha una superficie coperta di oltre 650 mq., un'altezza massima di circa 13 metri e misura 38 metri e mezzo di lunghezza per 17 di larghezza. Venne progettata e realizzata dall'architetto Giacomo Roster per incarico della Federazione Orticola Italiana ed inaugurata il 18 maggio 1880.Dopo aver ospitato manifestazioni e mostre di vario tipo, nel corso degli anni il Tepidarium era andato incontro ad un declino che lo aveva fatalmente portato a precarie condizioni di conservazione. Dopo vari rinvii, nell'aprile 2000 è stato completato il primo lotto della ristrutturazione: 9700 pezzi smontati, numerati, consolidati e rimontati, con un anno di lavoro e circa due miliardi e mezzo di spesa. Da allora un'alta recinzione aveva nascosto la serra al pubblico: fino alla decisione del sindaco di accettare la proposta di Pitti Immagine per lavorare insieme a questo evento. Il Comune di Firenze ha messo a disposizione tecnici e operai della Direzione Ambiente, coordinati dall'architetto Todaro, che in pochi giorni hanno ripulito il cantiere, ripristinato la fontana esterna e le due interne, risistemato il piazzale d'accesso con nuovo verde, vasi e tappeti erbosi; Pitti Immagine ha provveduto alla messa a terra dell'impianto elettrico, al ripristino del sistema di fognatura e alla sistemazione della pedana in legno che sarà il nuovo pavimento della struttura, e resterà a disposizione del Comune per tutta l'estate per eventuali altre iniziative. "Voglio ringraziare Pitti Immagine per la preziosa collaborazione dice il sindaco Domenici e l 'assessorato all'Ambiente per la professionalità e l'impegno. Spero che questo sarà il primo, importante passo perché il Tepidarium, insieme al Giardino dell'Orticoltura, possa tornare ad essere un luogo di prestigio e di incontro per la città ". (ag)Qualche nota storica sulla serra Roster.Nel 1878 nasce la Federazione Orticola Italiana per promuovere periodiche esposizioni a carattere nazionale. E' in quest'ottica che venne deciso di edificare nel giardino sperimentale della Società di Orticoltura un grande Tepidario di dimensioni mai viste in Italia. L'incarico venne affidato all'Ingegnere-architetto Giacomo Roster che già nel 1874 aveva curato una grandiosa esposizione di Orticoltura per l'inaugurazione del Nuovo mercato di S.Lorenzo del Mengoni.La non semplice esecuzione dell'opera venne affidata all'intagliatore Francesco Marini di Firenze per quanto riguarda i modelli per le fusioni, le fusioni in ferro alle Officine Michelucci di Pistoia e le colonne in ghisa alla fonderia Lorenzetti sempre di Pistoia.Il 18 Maggio 1880, con il patrocinio di re Umberto e della Regina Margherita, alla presenza del sindaco e del ministro dell'Agricoltura, il Tepidarium venne inaugurato.Le soluzioni tecniche adottate dal Roster e la conseguente adattabilità dell'edificio ne consentirono gli usi per manifestazioni e mostre di vario tipo, da concerti musicali, a mostre d'arte ed esposizioni di avicoltura.Nel 1931 il Tepidarium venne ceduto al Comune di Firenze: la vecchia Società orticola non era più in grado di gestire la struttura. Poi la guerra, gli anni del declino, fino al restauro dell'anno scorso, curato dal servizio Belle Arti del Comune.