Area ex-Fiat, presentate le modifiche al progetto: sarà recuperata la centrale termica, novità per parcheggi e viabilità. E nasce un workshop di architettura
Modifiche importanti per l'area ex Fiat a Novoli, sia per quanto riguarda l'organizzazione urbanistica, sia per gli accordi fra Comune e proprietà. Modifiche che prevedono una diversa collocazione dei parcheggi, il recupero della centrale termica come spazio museale e di incontro per la città, una nuova destinazione per il lotto dove doveva nascere una grande filiale Fiat, l'utilizzo di parte degli oneri di urbanizzazione per la nuova strada che andrà da via Pistoiese a Porta al Prato. Ed infine, un workshop con architetti e artisti per la progettazione di alcuni degli spazi urbani interni all'area. Le novità sono state presentate stamani dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, dall'amministratore delegato dell'Immobiliare Novoli Epifanio Furnari e dall'architetto Aimaro Oreglia D'Isola, coordinatore del gruppo di lavoro per il recupero dell'ex Fiat.La principale modifica riguarda la collocazione dei parcheggi, resa più razionale rispetto al primo progetto dell'urbanista lussemburghese Leon Krier, che rendeva difficile la pedonalizzazione di parte dell'area. I parcheggi ora sono stati posizionati ai margini del parco urbano: saranno interrati, su due livelli, con accesso da viale Guidoni e via di Novoli. Il parco, previsto al centro dell'area, non sarà ridotto né in superficie né in qualità. Il costo previsto per i parcheggi è di 52 miliardi e 920 milioni; per il parco 7 miliardi e 835 milioni.Altra importante novità riguarda la ex centrale termica, la torre alta circa 31 metri che si affaccia su via di Novoli, con la caratteristica ciminiera che raggiunge i 50 metri. Un luogo di grande fascino, che in un primo tempo doveva essere demolito delle strutture interne e ceduto vuoto al Comune. Ma le enormi caldaie in laterizio, vere testimoni della storia della fabbrica, saranno invece mantenute e diventeranno il segno caratteristico di questa struttura, che sarà recuperata a cura della proprietà e destinata a spazi museali e di incontro. Il progetto prevede un percorso espositivo in verticale, dal piano terra (con una esposizione permanente sulla fabbrica, il bookshop, la biglietteria, i servizi) fino alla copertura sul tetto, che sarà trasformata in giardino pensile praticabile, con lecci messi a dimora sfruttando le grandi vasche già esistenti. Ai piani intermedi una sequenza di immagini multimediali e di opere d'arte, sale per piccole mostre e spazi per la didattica. Esterna alla torre, sul fronte nord, per collegare tutti i livelli dell'edificio sarà realizzata una scala elicoidale in acciaio che avrà al centro un ascensore. Costo previsto: 6 miliardi e 875 milioni.Una importante modifica riguarda anche la destinazione del lotto dove era prevista la Filiale Fiat, all'angolo tra via Forlainini e via di Novoli. Lo spazio per la Fiat sarà ridotto (2.700 mq) per far posto a strutture per il tempo libero e lo svago: il progetto prevede una multisala, ristoranti, negozi, una palestra, un mediastore e un grande magazzino.Per quanto riguarda la nuova strada Pistoiese-Porta al Prato, circa dieci miliardi provenienti dagli oneri di urbanizzazione serviranno per la progettazione e la costruzione del primo tratto, quello fra via Pistoiese e piazza Puccini. La seconda parte della strada, da piazza Puccini a Porta al Prato, sarà realizzata nell'ambito dell'intervento per le nuove case per le forze dell'ordine nell'area dell'ex scalo merci delle Ferrovie. La realizzazione di questa nuova strada, contestualmente a quella del cosiddetto "scolmatore" che andrà da viale Strozzi a via Panciatichi per proseguire fino al viale XI Agosto, permetterà di alleggerire di circa due terzi il traffico che attualmente attraversa la zona di Novoli (con 110mila passaggi). E' inoltre in fase di progettazione definitiva la seconda linea della tranvia (i cantieri apriranno nel 2002), che sarà la struttura portante del servizio pubblico per quest'area.Infine, lo workshop per la progettazione di alcuni spazi pubblici dell'area ex-Fiat. Insieme ad alcune istituzioni accademiche italiane e al gruppo coordinato dal professor Isola, sarà promosso un seminario con architetti e artisti italiani e stranieri, che individueranno le idee portanti del progetto, su cui poi promuovere alcuni concorsi: sia per la parte architettonica, sia per l'inserimento di opere d'arte. Il finanziamento necessario verrà dall'utilizzo della percentuale che la legge prevede di destinare proprio alla creazione di opere d'arte, in presenza di un appalto pubblico: in questo caso l'appalto è quello del nuovo Palazzo di Giustizia (270 miliardi di spesa complessiva) con una cifra disponibile di circa 5 miliardi e 700 milioni.La delibera con le modifiche al piano ex-Fiat è già stata approvata dalla giunta comunale; oggi sarà illustrata alla terza commissione consiliare e poi passerà in consiglio comunale per il voto definitivo. (ag)