Barbaro (DS): «Necessario un aggiornamento del piano urbano del traffico»
«La delibera approvata ieri introduce correttivi senz'altro positivi nella direzione di un rafforzamento della tutela del centro storico e della più semplice regolamentazione delle aree di sosta. Tuttavia è arrivato il momento di avviare il necessario aggiornamento del piano urbano del traffico, per il quale il Comune potrebbe utilizzare alcuni contributi statali recentemente stanziati dal ministero dei lavori pubblici». E' quanto ha dichiarato il consigliere dei DS Antongiulio Barbaro a proposito dell'approvazione, ieri pomeriggio in Consiglio comunale, della delibera con la quale sono state apportate alcune modifiche al piano generale del traffico urbano del 1999. «La delibera approvata ieri - ha sottolineato Barbaro - introduce correttivi senz'altro positivi nella direzione di un rafforzamento della tutela del centro storico e della più semplice regolamentazione delle aree di sosta. Tuttavia è arrivato il momento di avviare il necessario aggiornamento del piano urbano del traffico, per il quale il Comune potrebbe utilizzare alcuni contributi statali recentemente stanziati dal ministero dei lavori pubblici».Ieri l'assemblea di Palazzo Vecchio ha approvato anche un ordine del giorno presentato da tutti i capigruppo della maggioranza e votato anche dai consiglieri di Rifondazione Comunista, sulla revisione del piano generale del traffico e per l'avvio della definizione del piano urbano di mobilità, il nuovo strumento di pianificazione introdotto dalla legislazione nazionale.«Il Consiglio ha contribuito ha dare impulso all'attività di pianificazione dell'amministrazione - ha concluso il consigliere diessino, primo firmatario dell'ordine del giorno - per questo ha chiesto anche che si dia avvio concreto alla redazione dei primi progetti che dovranno definire il piano urbano di mobilità e per i quali sarà possibile usufruire di specifici finanziamenti statali. Il documento approvato ieri sollecita il Sindaco ad avviare la costituzione, in accordo con i Comuni limitrofi e con la Provincia di Firenze, di una struttura tecnico-operativa in grado di monitorare i cambiamenti indotti sulla mobilità dell'area, effettuare simulazioni e studi sui trasporti, supportare l'amministrazione nelle politiche di governo della mobilità previste dalle norme sul mobility manager di area». (fn)Palazzo Vecchio, 12 giugno 2001Questo il dispositivo finale dell'Ordine del Giorno approvato l'11 giugno (firmatari: Barbaro, Caffaz, Lo Presti, Esposito, Morelli, Foti, Basosi, Papini, Conti, Rotondaro, Fittante):IL CONSIGLIO COMUNALE...........IMPEGNA IL SINDACO1) a dare concreto avvio operativo all'aggiornamento del PGTU approvato nel 1999, come previsto dal Nuovo Codice della Strada e dalle Direttive ministeriali, anche avvalendosi dei finanziamenti previsti dai D.M. Lavori Pubblici 29 dicembre 2000 e 31 dicembre 2000, citati in narrativa, comprendendo un preventivo percorso conoscitivo-decisionale presso le Commissioni consiliari competenti che parta dallo stato di attuazione del PGTU vigente e della Mozione n° 381/99, e che includa i seguenti punti qualificanti: progressiva ed organica revisione delle linee del TPL, anche per mezzo dell'estensione delle corsie preferenziali e protette, tramite l'analisi della domanda effettuata con l'ausilio dei dati accentrati presso il mobility manager di area ed in coordinamento con il redigendo Piano Territoriale degli Orari di cui all'articolo 24 della Legge n°53/2000 ed all'articolo 3 della Legge Regionale n° 38/98, con cui perseguire la connessione diretta tra porzioni periferiche della città, la connessione dei parcheggi scambiatori (Lotto Zero, Peretola, ecc.) con il centro cittadino mediante linee ad alta frequenza, la realizzazione di un servizio di alta frequenza-alta capacità tra la fascia di espansione ottocentesca e la ZTL -ovvero a servizio delle ZCS-; individuazione di un'organica disciplina generale delle tariffe per la sosta nell'ambito delle ZCS, dei parcheggi scambiatori e dei parcheggi di servizio, capace di assecondare l'interscambio autoveicolo-bus nelle zone periferiche, di dissuadere l'uso dell'autoveicolo privato per raggiungere zone già ben servite (o da servire) dal TPL, di favorire la rotazione veloce presso i parcheggi posti a protezione della ZTL, di favorire l'utenza dei servizi presso cui esistono parcheggi dedicati (stazioni FS, ospedali), superando l'attuale disordine tariffario e perseguendo comunque il principio generale dell'internalizzazione dei costi; razionalizzazione del trasporto e della consegna delle merci entro la ZTL, secondo le linee previste dall'Accordo di programma del 17 aprile 2000 citato in narrativa; estensione delle ZCS, dei percorsi ciclabili e delle pedonalizzazioni alle zone periferiche della città, con priorità per quelle individuate dal PRG vigente quali Centri Storici Minori; messa in esercizio ed estensione dei sistemi di controllo telematico degli accessi alla ZTL, di controllo dei bus turistici, di informazione tempestiva agli automobilisti sullo stato di congestione della viabilità, di informazione agli utenti del TPL presso le fermate bus, di gestione coordinata del sistema semaforico e della flotta bus del TPL; razionalizzazione della circolazione e della sosta dei motoveicoli e ciclomotori con ciclo 4 tempi e 2 tempi; estensione dell'uso delle rotatorie a raso in luogo degli incroci semaforizzati quale modalità idonea a rallentare la circolazione, ridurre l'incidentalità, semplificare la canalizzazione dei flussi di traffico;2) a dare concreto avvio ad una prima riflessione tecnico-politica, comprendente un preventivo percorso conoscitivo-decisionale presso le Commissioni consiliari competenti, che consenta di predisporre in tempi utili il Piano Urbano di Mobilità, previsto dall'art. 22 della Legge n° 340/2000, partendo dall'analisi dello stato di attuazione della Delibera n° 659/97 e della Delibera n° 609/99;3) a dare attuazione all'indicazione già espressa dalla Mozione n° 381/99 per la costituzione, in accordo con i Comuni contermini e con la Provincia di Firenze, di una struttura tecnico-operativa in grado di monitorare i cambiamenti indotti sulla mobilità dell'area in seguito alla progressiva realizzazione delle opere infrastrutturali ed individuare le relative modifiche alla circolazione sulle rete viaria volte a ridurre possibili situazioni di congestionamento, effettuare le simulazioni e gli studi trasportistici idonei per la revisione del PGTU e per l'elaborazione del PUM, supportare l'Amministrazione nelle politiche di governo della mobilità previste dalle norme sul mobility manager di area;4) a riferire in Consiglio Comunale entro il 30 novembre 2001 sulle prime iniziative e gli orientamenti assunti sui punti sopra citati;IMPEGNA CON URGENZA IL SINDACOa verificare l'idoneità del Comune di Firenze ad ottenere il cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente per progetti e iniziative di mobilità sostenibile e di mobility manager, come indicato nei D.M. 20 dicembre 2000 e 22 dicembre 2000, con particolare priorità per quelle che puntano al governo della mobilità degli spostamenti casa-lavoro e del trasporto delle merci;