Casa delle Libertà e Rifondazione Comunista: «L'amministrazione applichi la mozione sugli ambulanti e rispetti le volontà del Consiglio»

«L'amministrazione si rifiuta di applicare la mozione sugli ambulanti approvata dal Consiglio comunale». L'accusa dei capogruppo di Forza Italia, Alleanza Nazionale, CCD, Azione per Firenze e Rifondazione Comunista e «si riferisce alla lettera che il 21 maggio scorso l'Assessore al bilancio ha inviato ai gruppi consiliari con le considerazioni sulla mozione che chiedeva di reperire ulteriori 350 milioni di lire, da prevedere nel prossimo assestamento di bilancio, in modo da incrementare la diminuzione della Cosap per gli ambulanti, e che chiedeva di predisporre entro sei mesi un piano del commercio per i mercati rionali ambulanti vincolando i contributi ricavati dall'applicazione della concessione per l'occupazione del suolo ad investimenti per servizi e infrastrutture necessarie ai vari mercati ambulanti»«Nonostante la ragionevolezza delle richieste e il voto del Consiglio comunale - hanno rilevato i capigruppo delle opposizioni - le risposte pervenute non concedono margini di dialogo e confronto con l'amministrazione».«L'Assessore - hanno spiegato - stabilisce infatti che "non risulta possibile, a norma di legge, operare revisioni delle tariffe del Cosap successivamente all'approvazione del bilancio. Tale opportunità potrà eventualmente essere considerata nella formazione del bilancio comunale per l'anno 2002. Non è possibile a norma di legge vincolare le entrate derivanti dalla Cosap ad investimenti per servizi e infrastrutture necessarie ai vari mercati ambulanti"».«Così - hanno proseguito i capigruppo- alla richiesta di 18 miliardi di Cosap relativa agli ambulanti, con un aumento di circa 1 miliardo e trecento milioni di lire rispetto al bilancio 2000, il Comune risponde chiudendo le porte al dialogo. Il punto centrale della richiesta degli ambulanti infatti non è mai stato quello di non pagare le tasse ma avere, a fronte degli esborsi, servizi adeguati. La mozione apriva una strada in questa direzione».«Ma c'è di più - hanno concluso - perché dire che la legge non consente di operare revisioni tariffarie della Cosap non ci risulta legittimo e per questo c'è il nostro impegno formale a portare l'argomento alla prossima riunione dei capigruppo alla presenza del segretario generale, del dirigente competente e dell'Assessore al Bilancio. Noi poniamo infatti un problema di rispetto della volontà espressa con voto del Consiglio comunale». (fn)