Checcucci (AN): «Manca un serio piano di sviluppo per il consorzio Quadrifoglio»
«Il documento della segreteria regionale della UIL sulle condizioni e le strategie di sviluppo del Quadrifoglio è condivisibile dalla prima all'ultima riga». E' quanto ha detto la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci«Il 9 maggio scorso - ha aggiunto la Checcucci - tenemmo una conferenza stampa nella quale denunciavamo l'assenza di un piano di sviluppo serio per l'azienda e l'incapacità da parte dei suoi azionisti di riferimento, Firenze in primis, di indicare la strada e la strategia che deve portare a risollevare le sorti di una realtà industriale che, comunque la si pensi, non può continuare a "pesare" così tanto sui contribuenti senza dare un servizio che si possa definire accettabile».«Noi siamo convinti - ha sottolineato la consigliera di opposizione - che la strada ci sia: l'ingresso di un partner portatore di know how imprenditoriale e che voglia investire realmente nell'azienda e sul suo personale, riducendo le troppe e mal gestite esternalizzazioni, potrà impedire che l'azienda muoia lentamente. Sono i Comuni che, in qualità di proprietari, devono dare gli indirizzi all'azienda e far sì che essi vengano rispettati, contrariamente bisogna cambiare i dirigenti».«Se questo non accade o accade in modo sbagliato - ha concluso la Checcucci - la responsabilità è delle amministrazioni. Scaricare le colpe sul Quadrifoglio come se fosse un qualcosa di estraneo a queste ultime, significa non voler accettare le responsabilità politiche che vi sono, considerato che il comune di Firenze ne detiene più dell'80%. A fronte di questo, il voler mantenere tutto nella lunga mano pubblica è il contrario del "benessere" dell'azienda che tutti ci auguriamo e vogliamo per chi vi lavora e per i cittadini che usufruiscono di un servizio. Se quello che si persegue è l'interesse della città i Comuni devono fare un passo indietro». (fn)