Presentato dall'assessore Billi il progetto Domus mappa dei bisogni degli anziani e rete integrata dei servizi nel Quartiere 1'
'Rilanciare le politiche per gli anziani attraverso una rilevazione scientifica' che ci faccia comprendere fino in fondo i reali bisogni di queste persone''. E' questo l'obiettivo del Progetto Domus - Mappa dei bisogni degli anziani e rete integrata dei servizi nel Quartiere 1', presentato oggi dall'assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Billi.'L'obiettivo finale ha aggiunto l'assessore è quello di creare una rete integrata di servizi che rispondano pienamente alle loro esigenze. Siamo partiti dal Quartiere 1, che pure è quello più giovane' della città, perché qui risiede la percentuale più alta di anziani che vivono soli, 5.838 (37,38% sul totale dei coetanei), e anche perché qui ha la sua sede Montedomini, l'Istituto che sarà direttamente impegnato nel progetto''.Una scelta, ha poi ricordato la presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi, 'dovuta anche al fatto che questi anziani spesso vivono in situazioni realmente difficili a cominciare dalle barriere architettoniche che hanno nei condomini e spesso anche nelle loro abitazioni''.'E' forse il primo esempio, significativo, di applicazione della nuova legge sui servizi sociali ha detto il direttore di Montedomini Pietro Rebufat con una programmazione degli interventi e un vero coordinamento delle risposte attraverso risorse reali degli enti pubblici e del volontariato. Vogliamo arrivare ad un modello non più condizionato da categorie' che troppo spesso limitano i nostri interventi''.Il progetto Domus' è suddiviso in tre fasi.La prima (durerà circa 6 mesi) è quella dello studio che sarà condotto attraverso un questionario distribuito ad un campione di 400 anziani estratti dalle liste anagrafiche e 100 tra gli ospiti di Montedomini. Sulla scorta dei dati rilevati sarà costruita la mappatura dei servizi, del contesto abitativo e il quadro generale dell'utenza presente nel quartiere.La seconda fase sarà invece dedicata all'analisi dei risultati dell'indagine per la progettazione vera e propria della nuova rete dei servizi, oltre che all'attivazione di iniziative volte a dare visibilità al progetto.Nella terza ed ultima fase, infine, il nuovo modello sarà attuato ed è prevista una prima verifica dei risultati a tre mesi dall'avvio del piano.'Sono convinto ha concluso l'assessore Billi che questa mappatura ci consentirà una completa integrazione fra il servizio sanitario e quello sociale, una divisione che ormai è solo sulla carta perchè entrambi, in realtà, sono servizi alla persona''.(dm)