Controlli sulle etichette di abiti e calzature: la polizia annonaria scopre 29 irregolarità di 100
Nuova campagna della Polizia municipale per il rispetto delle norme per la tutela dei consumatori: dal 15 marzo al 15 maggio sono stati effettuati cento controlli sulle etichette dei prodotti di abbigliamento e calzature, effettuati in altrettanti negozi e banchi di ambulanti (20 per quartiere). La legge infatti impone che ogni prodotto tessile (dalle camicie ai golf, dalla biancheria agli abiti, fino ai rocchetti di filo e alle matassine di lana) deve avere un'etichetta che indica di quali fibre e in quale percentuale è composto il prodotto. Una analoga norma vale per le calzature: su scarpe, sandali, stivali e pantofole deve esserci l'etichettatura sui materiali usati per la tomaia e per la suola (che può essere stampata, incollata o goffrata).Sui cento esercizi controllati, gli agenti della Polizia annonaria ne hanno riscontrati 29 irregolari: 9 ambulanti e 20 in sede fissa. In particolare 15 nel settore abbigliamento, 9 nel settore tessile, 1 nell'intimo e 5 nelle calzature. La maggior concentrazione di irregolarità è stata riscontrata nel territorio del Quartiere 1, con 10 irregolarità.Ai 29 trasgressori è stata rilevata una violazione (all'articolo 15 del D.L. 194/99) che prevede una sanzione amministrativa che va da 200mila a sei milioni di lire.Per quanto riguarda le cinque irregolarità accertate sulle calzature, è stata inviata un'informativa al ministero dell'Industria, per il ritiro dal mercato di tutte le calzature irregolari, così come prevede la legge. (ag)