Parcheggi scambiatori e nelle aree urbane: le differenze tra Firenze e Utrecht
Incentivare il trasporto su rotaia, realizzare parcheggi scambiatori nelle periferie, ridurre il traffico nel centro storico: sono questi i tre obiettivi della città di Utrecht per quanto riguarda la mobilità, illustrati stamani dagli amministratori olandesi alla delegazione fiorentina, guidata dal sindaco Leonardo Domenici, che è in questi giorni a Utrecht per un viaggio-studio organizzato dall'Associazione Industriali.Tre obiettivi nei quali anche Firenze si riconosce, come ha sottolineato l'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi durante l'incontro: "La filosofia di Utrecth è la stessa di Firenze e di tutte le grandi città europee ha precisato l'assessore Con la differenza che noi non puntiamo soltanto ai parcheggi scambiatori, ma anche a quelli da realizzare nel centro storico e comunque all'interno della città costruita, destinati soprattutto ai residenti. E' una diversità dovuta alle differenti linee di sviluppo tra Utrecth e Firenze: qui si punta all'espansione e alla creazione di nuove aree urbanizzate, da noi esiste invece l'esigenza di incentivare la residenza nel centro storico, riqualificare l'esistente e riorganizzare i servizi sul tessuto urbano".La diversità tra le due città è emersa anche durante la visita che il gruppo di amministratori, dirigenti e tecnici fiorentini ha fatto stamani al "Mobilion", struttura che promuove e illustra la trasformazione urbana di Utrecht. Un luogo dove sono anche particolarmente curate la comunicazione visiva e la didattica: per esempio con una grande pianta della città "calpestabile" dai visitatori, dove segnali luminosi indicano i flussi di traffico. Anche Firenze sta pensando ad un "City hall" dove concentrare tutti i progetti sullo sviluppo della città, dai plastici alle immagini multimediali. "Stiamo cercando la sede più adatta dove poter allestire questo tipo di struttura ha detto Biagi - che potrebbe essere provvisoriamente la Manifattura tabacchi. L'obiettivo è comunque quello di individuare poi un luogo più centrale per la sede definitiva, in modo che possa diventare un polo d'attrazione non soltanto per i fiorentini, ma anche per i turisti". (fd)