Nascerà a Firenze il Centro per la riabilitazione degli invalidi dell'I.N.A.I.L.
Nascerà a Firenze il nuovo Centro polivalente per la riabilitazione degli invalidi dell'I.N.A.I.L, (l'Istituto nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro).Il Centro, frutto di un protocollo d'intesa proposto dall'assessore all'urbanistica e approvato ieri dalla giunta e che sarà sottoscritto con l'Ente (il prossimo 22 maggio), sorgerà nella zona di Careggi nell'area di Villa Lemmi-Tornabuoni, un'area che è di proprietà dello stesso Istituto tra Via Incontri e Via Rossi, e che già il PRG destina a questo scopo.Si tratta di un Centro che sarà corredato di tutte le attrezzature di servizio (palestre, laboratori, alloggi direzionali, centro elaborazione dati
) necessarie allo svolgimento dell'attività. Qui si svolgerà, in pratica, tutta l'attività di riabilitazione degli invalidi gestita dall'Istituto.In un edificio che è a fianco di quest'area, inoltre, sarà ospitata tutta l'attività del Centro per la formazione e l'aggiornamento tecnico professionale dell'I.N.A.I.L..L'edificio, sempre di proprietà dell'ente, sarà interamente ristrutturato per il raggiungimento di quest'obiettivo.Nel protocollo l'Istituto s'impegna poi a garantire, tramite un'apposita convenzione, l'uso del Centro in via prioritaria e a titolo gratuito al Comune di Firenze.Inoltre l'I.N.A.I.L. cederà, sempre gratuitamente, un'area adiacente al Centro dove saranno realizzati, sempre a spese e cura dell'Istituto, un parco pubblico e un parcheggio.Nell'accordo tra l'Amministrazione e l'Ente, inoltre, c'è l'impegno dell'I.N.A.I.L. a trasferire una parte degli uffici, attualmente ospitati nella sede di Via Bufalini, in un immobile situato in via dei Benci. Per consentire questo trasferimento l'Amministrazione si impegna a una sollecita approvazione dei progetti e alle necessarie modifiche normative.L'I.N.A.I.L. si impegna a cedere gratuitamente al Comune di Firenze uno degli appartamenti oggi esistenti, previa la sua ristrutturazione sempre a cura e spese dell'Istituto.Il protocollo mette in rapporto ottimale le rispettive esigenze di due Enti, e consente di attuare interventi programmati da tempo nel piano regolatore che vanno incontro alle esigenze dei cittadini. (dm)