La terza commissione approva mozione sul patrimonio immobiliare dell'ex Istituto nazionale delle assicurazioni

Questo il testo della mozione approvata all'unanimità dalla terza commissione consiliare:MOZIONEIL CONSIGLIO COMUNALEVENUTO A CONOSCENZA della situazione in atto nei complessi immobiliari ex I.N.A. di via Dogali e del Lungarno del Tempio, che sono stati ceduti dalla società "Milano Centrale" (Gruppo Pirelli), divenuta recentemente proprietaria tramite O.P.A. del patrimonio immobiliare ex I.N.A., alla società "Domogest S.r.l", che ha avviato le procedure per l'alienazione delle unità immobiliari senza le garanzie accordate in sede nazionale agli inquilini degli immobili degli Enti Previdenziali Pubblici (ed estesi dalla Finanziaria 2000 anche agli inquilini degli alloggi ex I.N.A.);PRESO ATTO che per la gran parte del patrimonio immobiliare ex I.N.A. i sindacati nazionali degli inquilini SUNIA, UNIAT, SICET, Unione Inquilini, hanno raggiunto un accordo con la società "Milano Centrale", che prevede la concessione agli inquilini dei vantaggi già previsti per gli inquilini degli Enti Previdenziali Pubblici;PRESO ATTO che tale accordo non ha riguardato il patrimonio immobiliare ex I.N.A. ubicato in Firenze, in quanto tale patrimonio era stato, con sospetta tempestività, già ceduto da "Milano Centrale" alla società immobiliare "Domogest S.r.l.";RILEVATO che in virtù di tale "tempestiva" cessione si è venuta a determinare per gli inquilini degli alloggi ex I.N.A. di Firenze una situazione di diverso trattamento rispetto a quelli degli alloggi ex I.N.A. di Milano, Roma, Brindisi, ecc. e tale da costituire un fattore di artificiale aggravamento della tensione abitativa in città, considerato che ad oggi per gli inquilini degli alloggi ex I.N.A. di Firenze, oltre a non prevedersi condizioni agevolate per l'acquisto degli alloggi, non sono nemmeno previste norme di salvaguardia delle famiglie a basso reddito o costituite da anziani e modalità concordate per il rinnovo del contratto di locazione;NELLA CONVINZIONE che la città non possa venire gravata da ulteriori fenomeni di emergenza abitativa determinata da situazioni di sperequazione di trattamento fra gli inquilini degli immobili ex I.N.A. (dove gli inquilini degli alloggi di Firenze hanno l'unica colpa di essere residenti a Firenze anziché a Milano o a Roma!!!) ingenerate secondo logiche di massimo profitto, se non di vera e propria speculazione, che non sembrano tenere in alcun conto della comune appartenenza del patrimonio immobiliare ex I.N.A. ad un quadro di riferimento nazionale e comunque a comportamenti e a modalità di gestione e di alienazione che non possono che essere comuni all'intero patrimonio immobiliare ex I.N.A.;RIAFFERMAil proprio intendimento di seguire da vicino la fase di gestione/alienazione del patrimonio immobiliare ex I.N.A. sito nel Comune di Firenze, che dovrà venire ricondotta a modalità di gestione e di alienazione comuni a quelle adottate per il restante patrimonio immobiliare ex I.N.A. ubicato in altre città quali Milano, Roma, Alessandria, Brindisi, ecc.INVITA IL SINDACOa farsi interprete e garante attivo per il raggiungimento dell'obiettivo di cui sopra, operando prioritariamente per la sospensione delle procedure di alienazione oggi in atto e per l'apertura di un tavolo di confronto e di trattativa fra la Società "Domogest" e gli inquilini del patrimonio immobiliare ex I.N.A. supportati dai Sindacati del settore.INVITA INOLTRE IL SINDACOad operare a livello nazionale, eventualmente in accordo e con il supporto delle rappresentanze parlamentari della città, per rimuovere qualsiasi ostacolo alla piena equiparazione di trattamento tra gli inquilini degli alloggi degli Enti Previdenziali Pubblici e quelli degli alloggi ex I.N.A.9 maggio 2001