Città d'arte: Il sindaco e Paolucci rilanciano il ‘contributo' dei turisti

La valorizzazione dell'arte del restauro, l'impegno del privato a fianco del pubblico e soprattutto la ricerca di strumenti che possano effettivamente garantire maggior pulizia e più servizi, in particolare proprio per i turisti, e consentire la manutenzione e il restauro delle tante opere d'arte presenti nella nostra città. Sono stati questi alcuni degli argomenti toccati dal sindaco Leonardo Domenici nel corso della presentazione del volume ‘Giotto. La Croce di Santa Maria Novella', curato da Marco Ciatti e Max Seidel e presentato oggi nei locali del convento.Il volume raccoglie tutto il materiale e gli studi effettuati nel corso del lungo restauro del Crocifisso ricollocato nella sua sede storica, ‘'con grande emozione dei fiorentini, ma anche di tutti coloro che grazie alla televisione e a internet – ha detto Domenici – hanno potuto assistere lo scorso 11 aprile a questo grande evento e anche alla presentazione del restauro della Trinità del Masaccio''.Riprendendo quanto detto nelle ultime settimane, il sindaco ha spiegato che nella sua proposta di un ‘contributo da parte dei turisti', ‘'non c'è un intento vessatorio nei loro confronti, né ho mai pensato ad un biglietto di ingresso a Firenze, che so bene sarebbe oltretutto anticostituzionale. Occorre però trovare un modo, tutti insieme, perché questo grande patrimonio che tutti in qualche modo ‘usano', e in particolare i visitatori di Firenze, possa essere salvaguardato e difeso al massimo. E ho fatto presente che tutto ciò non può ricadere solo sulle spalle dei fiorentini''.La proposta è stata ripresa anche dal sovrintendente regionale ai beni artistici e storici, Antonio Paolucci. ‘'L'idea di far pagare un biglietto per entrare nelle chiese – ha detto – personalmente non mi è mai piaciuta. Sono però d'accordo con il sindaco che debba essere trovata una strada, si chiami essa ‘tassa di scopo' o come in passato ‘imposta di soggiorno'. Un qualcosa che dobbiamo comunque trovare tutti insieme, non solo per garantire più servizi ai turisti ma anche per garantire una custodia professionale nelle chiese come avviene già per i musei, a Firenze come in tutte le altre città d'arte''.Infine, l'ex sovrintendente dell'Opificio delle Pietre dure, Giorgio Bonsanti, parlando di Santa Maria Novella, ha rilanciato la proposta che al più presto ‘'a fianco del Crocifisso torni anche la ‘Madonna di Duccio', lontana dalla sua sede naturale ormai da troppi anni''.Domenici ha poi ricordato la grande professionalità dell'Opificio, ‘'una delle più importanti istituzioni della città'', ringraziando la sovrintendente Cristina Acidini, e il direttore Marco Ciatti, insieme a tutti i restauratori e a Max Seidel, direttore del Kunsthistorishes Institut in Florenz, per la valorizzazione ‘'dell'arte del restauro''.Infine il sindaco ha voluto ringraziare anche i privati, banche e fondazioni bancarie, che ‘'ancora una volta hanno voluto essere a fianco del pubblico per un'importante realizzazione che va a beneficio di Firenze e di tutto il mondo''. (dm)