Mozione di Andriulli e Orlandini (AN) per il sostegno alle famiglie
Questo il testo della mozione:MOZIONEOggetto: sostegno alle famiglieAccertato che il Comune debba assumere specifiche iniziative di sostegno alle famiglie legittime secondo i seguenti principi:1) il Comune di Firenze riconosce i diritti e il ruolo della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio con riferimento ai principi degli articoli, 2,3,29,30,31,32,37,38 e 47 della Costituzione, ai principi della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ai principi della Convenzione sui diritti del fanciullo.2) Il Comune promuove e realizza un'attiva politica sociale diretta a:a) sostenere il diritto delle famiglie al libero svolgimento delle loro funzioni sociali;b) agevolare la formazione di nuove famiglie;c) sostenere il diritto della coppia alla procreazione, offrendole anche opportunità sociali e sostegni socio-culturali idonei a superare i motivi che la inducono a restrizioni non desiderate della fecondità;d) sostenere la corresponsabilità dei genitori negli impegni di cura e di educazione dei figli, riconoscendo la altissima rilevanza personale e sociale della maternità e della paternità;e) sostenere l'impegno di cura nei confronti di familiari non autosufficienti anche non conviventi;f) promuovere ed attuare iniziative a favore della conciliazione tra il lavoro familiare e l'attività lavorativa remunerata e della condivisione delle responsabilità tra uomini e donne;g) promuovere accordi fra le organizzazioni sindacali, le organizzazioni economiche e gli enti pubblici per favorire il ricorso alla flessibilità degli orari di lavoro ed allo sviluppo del telelavoro che consenta dal domicilio dei coniugi l'esercizio contemporaneo della maternità e/o della paternità;h) valorizzare e sostenere l'associazionismo familiare rivolto a dare impulso ad esperienze di autorganizzazione sociale e di solidarietà interfamiliare;i) agevolare il ricongiungimento delle famiglie;Il Comune orienta i propri strumenti di programmazione e indirizza l'esercizio delle proprie funzioni al perseguimento delle finalità di cui sopra, potenzia le politiche del settore, adotta criteri tesi a garantire il coordinamento, la integrazione e l'unitarietà delle stesse e ne verifica l'attuazione;Il Comune per tali motivi promuove e sostiene progetti anche in coerenza con l'Azienda Sanitaria Locale di soggetti non istituzionali nel settore riguardante la famiglia;Il Comune riconosce il ruolo sussidiario del volontariato e dell'associazionismo sociale che compongono il privato-sociale nel perseguimento delle finalità di quanto sopra ascritto;Il Comune, nella realizzazione delle azioni positive e di sostegno di cui alla presente Mozione, valorizza e tiene conto delle funzioni della famiglia legittima quale primario ambito relazionale per la serenità dei suoi membri e la crescita armonica dei minori, della sua funzione culturale, etica, economica e di responsabilità nella cura e nella solidarietà tra le generazioni, dei diritti di autonomia di ciascuno dei suoi membri, nell'ambito dell'armonia familiare ed in particolare dei diritti come dei doveri dei minori, dell'integrazione paritaria e complementare tra uomo e donna, dell'aspirazione della donna a realizzarsi pienamente nella società, contemporaneamente al ruolo essenziale che svolge in seno alla famiglia;3) le attività del Comune di sostegno alla famiglia devono rientrare nell'ambito dei livelli di assistenza assicurati dalla Regione e dallo Stato attraverso:I) il potenziamento e la qualificazione delle attività d'informazione, di consulenza e di attivazione di progetti personalizzati familiari, in ordine alla procreazione;II) la qualificazione dell'assistenza sanitaria e sociale alla gravidanza ed alla maternità nonché allo sviluppo degli interventi finalizzati alla cura della sterilità;III) il potenziamento e la riorganizzazione flessibile dei servizi socio-educativi, riguardanti l'infanzia e le famiglie impegnate nella cura dei bambini, anche di altri nuclei, attraverso forme di solidarietà interfamiliari e la sperimentazione di nuove forme di servizio;IV) gli interventi finalizzati ad assicurare alle famiglie l'informazione per la libera scelta tra paritarie forme ed istituti di educazione e di istruzione;V) la rimozione degli ostacoli anche tariffari per l'utilizzo dei servizi pubblici a domanda individuale riguardanti l'infanzia;VI) gli interventi di assistenza domiciliare, di assistenza domiciliare integrata, di ospedalizzazione a domicilio, di assistenza socio.educativa territoriale,VII) gli interventi sociali di sostegno per minori, gestanti, donne sole con figli minori, con particolare riferimento qualora vi siano casi di maltrattamento o violenza;VIII) il potenziamento del servizio di affidamento familiare;IX) il sostegno economico e la offerta di servizi alle famiglie che si fanno carico di familiari, anche non conviventi, con limitazioni dell'autonomia psico fisica, in alternativa alla ospedalizzazione o comunque ai ricoveri in opportune strutture;X) la qualificazione e l'aggiornamento degli operatori impegnati negli interventi per la famiglia, la maternità e l'infanzia;XI) lo studio, la ricerca e l'informazione sulle tematiche relative alla famiglia;XII) il sostegno economico alle famiglie in situazione di povertà;XIII) la qualificazione dell'assistenza sanitaria e sociale alle problematiche relative alla andrologia;XIV) l'attivazione di servizi di emergenza familiare.IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA CHEAnnualmente, in sede rispettivamente di rendiconto e di bilancio di previsione, la Giunta Comunale presenti al Consiglio Comunale una dettagliata relazione delle attività svolte dall'Amministrazione, con l'analisi dei concreti risultati raggiunti, e proponga al Consiglio Comunale la copertura economico-finanziaria delle attività da svolgersi nell'anno successivo a quello di cui alla relazioneAntonio Gerardo AndriulliGiovanni Orlandini