Mozione sul calcio fiorentino
Questo il testo della mozione:Soggetto Proponente: Enrico Falqui, Monica Sgherri, Ugo Caffaz, Massimo Mattei, Susanna Agostini, Athina Cenci, Luca Pettini, Nicola Rotondaro, Lorenzo Marzullo, Gabriele Toccafondi, Massimo Pieri.Oggetto: "Determinazione del luogo dove si svolgerà la rievocazione del Torneo di S. Giovanni del Calcio Fiorentino, nel quadro delle Feste e celebrazioni delle Tradizioni fiorentine per l'anno 2001"Premesso che:Il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato il nuovo Regolamento di organizzazione e disciplina delle Feste e Tradizioni fiorentine e della rievocazione storica del gioco del Calcio Fiorentino (delibera n. 131/28, C.C. 26/2/2001), abrogando contestualmente le norme del precedente Regolamento di organizzazione e Disciplina delle Feste e Tradizioni, di cui alle deliberazioni n. 339/79 del 29.3.99 e n. 445 del 15/5/2000;Considerato che:Il calcio fiorentino, detto calcio in livrea (a ricordo dell'antica tradizione di molti nobili membri delle grandi famiglie fiorentine di partecipare ai tornei in qualità anche di calcianti) è un gioco a squadre che affonda le sue radici fino all'epoca della nascita della "colonia romana" di Florentia (metà del I secolo a.C.), all'epoca denominato "harpastum";il calcio fiorentino ricorda perfettamente, nella disposizione dei giocatori in campo su quattro "linee di battaglia", le origini del moderno Foot-Ball (di derivazione inglese, a causa della probabile esportazione del gioco in Inghilterra da parte di mercanti e banchieri fiorentini in epoca imprecisata) e che, di conseguenza, rappresenta anche una rievocazione delle origini dello sport più popolare oggi nel Mondo;il calcio fiorentino, prevalentemente giocato dai ragazzi del popolo in occasione di qualche festa di rione, successivamente vide l'affermarsi di partite organizzate in modo sontuoso nella loro messa in scena, a causa del ruolo dominante che i nobili fiorentini progressivamente acquisirono, tra i quali la famiglia dei Medici ebbe un ruolo dominante;il calcio fiorentino ha progressivamente assunto la veste di divertimento organizzato quale festa cittadina e nelle cerimonie di Stato quale momento di incontro per i ceti popolari dei vari rioni e quale forte richiamo attrattivo per i visitatori esterni della città, come avvenne ad esempio il 4 maggio 1589, in occasione delle nozze del granduca Ferdinando I dei Medici con Cristina di Lorena, e nel 1569 in occasione della venuta a Firenze del Serenissimo Arciduca Carlo d'Austria;Constatato che:il calcio fiorentino è rimasto, nella Storia di Firenze, un evento continuativo e solennemente esportato al di fuori di Firenze da messaggeri illustri (che hanno in gioventù partecipato al Torneo) quali, Giulio de'Medici /Papa Leone XI) e Maffeo Barberini (Papa Urbano VIII), nato in Piazza S. Croce nelò Palazzo barberini, al numero civico 5;il calcio fiorentino viene rievocato, nell'ambito delle celebrazioni delle Feste e delle Tradizioni fiorentine, per ricordare, in particolare la storica partita giocata nella Piazza S. Croce il 17 febbraio 1530 (tra Bianchi e Verdi), quando Firenze era assediata dalle truppe imperiali di Carlo V e, fatto inconsueto per l'epoca, tutto il popolo fiorentino prese le armi a difesa della Repubblica, utilizzando il genio di Michelangelo per costruire le fortificazioni e l'ardimento di un mercante, Francesco Ferrucci, trasformatosi per l'occasione in eroe militare sconfitto col suo esercito di fiorentini a Gavinana;Rilevato che:il calcio fiorentino, tra il 1400 e il 1700, svolgeva le proprie partite in luoghi diversi della città di Firenze, quali, la Piazza di S. Spirito (in uno spazio rimasto totalmente vuoto fino al 1850), il Prato presso la porta della Terza cerchia muraria, (amplissimo spazio verde oggi non più esistente) in Piazza S. Trinita (in un ampio vuoto oggi inesistente), in Piazza S. Maria Novella, dove dal 1563 rimase precluso alle partite per la gara "dei cocchi", voluta dal Granduca Cosimo I e infine in Piazza S. Croce, vero luogo celebrativo di tradizione e di immagine per Firenze, dove ancora oggi rimane la testimonianza del battipalla iscritto sulla facciata del palazzo degli Antellesi, a rappresentare la mezzeria del campo di gioco;il gioco del calcio fiorentino è stato abolito nel 1737, in seguito all'avvento dei Lorena, dando luogo, nei primi anni del divieto granducale, a ripetute ed amplissime rivolte popolari ed è stato ripristinato il 4 maggio 1930, quando nel quarto centenario della morte di Francesco Ferrucci, un comitato cittadino sotto l'egida del settimanale fiorentino "Il Bargello" rivitalizzò la tradizione di "Firenze, città di gente inquieta, combattiva, generosa, scaltra e assetata di vittorie", facendo svolgere il Torneo di S. Giovanni in Piazza Signoria, da quel momento divenuta fino al 1968 (con pochissime eccezioni di partite giocate nella splendida cornice del Giardino di Boboli) la sede "moderna" del Torneo di S. Giovanni;il gioco del calcio fiorentino, a causa dello spostamento della statua di Dante Alighieri sul sagrato di S. Croce motivato dalle tragiche conseguenze prodotte dall'alluvione del 1966 sul patrimonio artistico fiorentino, si è svolto ogni anno, da quell'evento in poi, in Piazza S. Croce (con due uniche eccezioni, 1984 (Piazza del Carmine), 1986 (Piazza Signoria);Il CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE preso atto che:a) l'art.2 del Regolamento di organizzazione e disciplina delle feste e Tradizioni fiorentine afferma che il Calcio fiorentino è la principale rievocazione storica organizzata nel contesto delle Feste e Tradizioni. Il calcio fiorentino è presieduto da un Presidente nominato dal Sindaco con autonoma competenza per le decisioni inerenti al corretto svolgimento del Torneo di S. Giovanni, del Torneo di Carnevale e di tutte le altre eventuali partite o manifestazioni di carattere sportivo, cui partecipano i Calcianti e/o le squadre, stabilite dall'Amministrazione Comunale, e coordinate dal Consiglio per le Feste e Tradizioni fiorentine;b) l'art.4 afferma che "la titolarità dell'immagine storica di Firenze con tutti i suoi vessilli, insegne, stemmi, emblemi, armi e armature, bandiere, gonfaloni, costumi, vestiario, colori, musiche e testi appartiene al Comune di Firenze che la tutela e la gestisce
"c) l'art.8, comma 2, prevede che "le partite del calcio fiorentino si svolgono a Firenze nella piazza che l'Amministrazione comunale determinerà anno per anno, che per il Torneo di S. Giovanni dovrà essere comunque nell'ambito di un luogo storico della città e
che l'Amministrazione comunale sentiti i pareri del Consiglio per le Feste e del Comitato per il gioco del calcio fiorentino, decide in merito alla partecipazione a tornei, partite dimostrative che si svolgono fuori Firenze"Il Consiglio Comunale di Firenze dichiara:- di voler rilanciare il Calcio fiorentino come eccezionale strumento per la rievocazione storica e di costume della Repubblica e come disciplina sportiva tradizionale della città che si è mantenuta per secoli con carattere di continuità fino ai giorni nostri, ad eccezione del lungo periodo di divieto attuato durante il Granducato Lorenese.- di voler rilanciare, attraverso il contesto delle Feste e celebrazioni delle Tradizioni fiorentine, il ruolo e l'immagine dei Quartieri storici fiorentini, oggi come ieri espressione della vitalità del popolo fiorentino e dell'antica trama delle Corporazioni delle Arti e mestieri sulla quale si è intessuta tutta la storia di Firenze;- di voler sviluppare e potenziare la funzione di promozione culturale e di costume della storia della città di Firenze, attraverso l'immagine simbolica che il calcio Fiorentino può esportare in Europa e in tutti i Paesi dai quali provengono i milioni di turisti che ogni anno visitano Firenze.- di voler realizzare i sopra citati obiettivi tenendo conto della pluralità delle opinioni della popolazione fiorentina, espressa attraverso i Consigli di quartiere all'Amministrazione Comunale, auspicando un uso appropriato delle piazze storiche, consono alle relative tradizioni storiche ed alle legittime esigenze di benessere e di qualità della vita delle popolazioni dei diversi rioni storici fiorentini;Il Consiglio Comunale di Firenze impegna l'Amministrazione Comunale:1) a spostare lo svolgimento del Torneo di S. Giovanni del calcio Fiorentino per l'anno 2001 nella sede di Piazza Signoria, tenendo conto delle legittime espressioni di disagio degli abitanti del quartiere di S. Croce, la cui piazza (negli anni passati) è stata sede di manifestazioni ed eventi non conciliabili con le tradizioni storiche di essa e con la tutela del benessere degli abitanti di tale quartiere;2) a provvedere ad un adeguato allestimento di Piazza Signoria per lo svolgimento del Torneo del calcio fiorentino, in modo da garantire la necessaria sicurezza del patrimonio artistico esistente e a realizzare il montaggio delle tribune e degli accessi in tempi tecnici rapidi, in modo da garantire la massima fruizione della piazza ai fiorentini ed ai visitatori della città, compatibilmente con le esigenze del calendario del Torneo;3) a garantire, a partire dal prossimo anno, il mantenimento del Torneo di S. Giovanni del Calcio Fiorentino nella sua sede storica naturale, Piazza S. Croce, auspicando che venga mantenuta da parte dell'Amministrazione Comunale una corretta utilizzazione della stessa, consona alla propria tradizione ed alle esigenze di benessere della popolazione del Quartiere.(fn)