Giotto e Masaccio fanno risplendere Santa Maria Novella

Il Crocifisso di Giotto e la Trinità di Masaccio tornano nella chiesa di Santa Maria Novella. Ci sono voluti dodici anni di paziente restauro per il primo e due anni di attente opere di consolidamento e recupero per il secondo, per restituire questi due capolavori alla città e a tutto il mondo. L'inaugurazione del duplice restauro avverrà questa mattina nella Chiesa di Santa Maria Novella questa mattina, e a far calare i teli sarà direttamente il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, mentre il poeta Mario Luzi saluterà questo ritorno leggendo personalmente una sua poesia."E' per la città di Firenze, ma penso di poter dire anche per tutto il mondo culturale e artistico internazionale, un momento di festa perché due gioielli unici della storia della nostra civiltà ritornano a essere visibili nell'antica chiesa fiorentina", precisa il primo cittadino di Firenze (il Comune è il proprietario della Chiesa di Santa Maria Novella).Il Crocifisso è stato realizzato da Giotto tra il 1288 e 1290. E' una struttura lignea, alta 5,40 metri e pesa circa 430 chilogrammi. La Trinità di Masaccio, invece, è un affresco alto oltre 5 metri ed è stato realizzato intorno al 1424.Sono due opere che hanno segnato la storia dell'arte italiana. Con il Crocifisso Giotto ha realizzato una figura profondamente naturale e umana di Cristo sulla croce; mentre l'affresco del Masaccio rappresenta uno dei massimi emblemi della cultura umanistica, nonché una delle più importanti applicazioni della ricerca prospettica. Nella Trinità l'artista ricrea, in maniera geniale, la prospettiva pittorica facendola coincidere con l'occhio dell'osservatore. Una angolazione che "illude" l'occhio con la riproduzione di uno spazio che non esiste. Uno spazio che, però, il nostro occhio percepisce come reale.Il restauro delle due opere è stato effettuato dall'Opificio delle pietre dure di Firenze, mentre la complessa operazione di ricollocazione del Giotto è stata realizzata dalla Fabbrica di Palazzo Vecchio. La Cassa di Risparmio di Firenze ha sponsorizzato l'intervento sulla Trinità; l'Ente Cassa, invece, ha finanziato la ricollocazione del Crocifisso al centro della navata della chiesa.Con il restauro delle opere di Giotto e Massaccio prosegue l'impegno del Comune di Firenze per la Chiesa di Santa Maria Novella. Lo scorso anno è stato inaugurato il recupero della Cappella Strozzi con gli affreschi dipinti da Filippino Lippi, mentre con gli interventi giubilari il Comune ha realizzato un recupero complessivo della basilica (circa 4 miliardi e trecento milioni) e il nuovo impianto di illuminazione (1 miliardo e 640 milioni). Per il completo ritorno della chiesa al suo antico splendore manca ancora un'opera: la Madonna Rucellai, dipinta da Duccio di Buoninsegna nel 1285. L'opera è attualmente custodita agli Uffizi.