Il Consiglio comunale approva mozione per "l'istituzione di un soggetto indipendente per la regolazione ed il monitoraggio di tutti i servizi pubblici locali"
Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione, proposta dalla commissione consiliare controllo, per l'istituzione di un soggetto indipendente (osservatorio o autorità) per la regolazione ed il monitoraggio di tutti i servizi pubblici locali.Questo il testo della mozione:MOZIONE"Per l'istituzione di un soggetto indipendente e permanentedi consulenza e monitoraggio sui servizi pubblici locali"IL CONSIGLIO COMUNALERITENUTO necessario dotarsi di un idoneo strumento per il monitoraggio dei servizi erogati al pubblico, gestiti direttamente o tramite l'affidamento o concessione ad aziende speciali, istituzioni, società di capitali o altri soggetti esterni, nonché di supporto per la migliore definizione dei contratti di servizio, delle carte di servizio, dei regimi tariffari, degli standard quali-quantitativi di servizio;RITENUTO che tale strumento debba essere di supporto al Consiglio e all'Amministrazione Comunale al fine di rendere più efficaci i rispettivi poteri di indirizzo, controllo e pianificazione dei servizi pubblici locali (sia di natura sociale che di prevalente natura industriale), e costituire un importante elemento di garanzia per i diritti dei cittadini e degli utenti, nonché di trasparenza sul funzionamento dei servizi e di regolazione, ancorché esercita non in forma diretta e autoritativa, della concorrenza dei soggetti che intendono gestire o gestiscono servizi pubblici;RICORDATO che tale esigenza si colloca nell'ambito e nei limiti del processo di riforma dei servizi pubblici locali, non concluso dal Parlamento nel corso della XIII Legislatura, con la quale, tenuto conto delle Direttive comunitarie in materia di servizi d'interesse generale e di liberalizzazione, si intendeva garantire al delicato settore dei servizi pubblici locali il perseguimento degli obiettivi di solidarietà e di parità di trattamento nell'erogazione, nonché il rispetto delle regole della concorrenza per quelli eventualmente posti sul mercato;TENUTO CONTO che la Legge 30 luglio 1994, n. 474 ha già introdotto nel settore dei servizi pubblici di livello nazionale soggetti indipendenti per la regolazione delle tariffe ed il controllo della qualità dei servizi (denominate Autorità), finalizzati a perseguire gli obiettivi sopra indicati, mentre a livello locale si è in presenza di una carenza normativa resa più evidente dalla progressiva trasformazione delle Aziende speciali in Società per azioni (ancorché a prevalente capitale pubblico), tale da collocare l'Ente Locale nella contemporanea veste di controllore a controllato di quel dato servizio pubblico;RITENUTO che la menzionata carenza normativa può determinare difficoltà ulteriori nel caso dei servizi pubblici locali che si configurano, per motivi strutturali, come monopoli naturali (acqua, gas, energia, rifiuti, trasporti pubblici), specie nella possibile cessione a soggetti privati delle quote azionarie pubbliche;RICORDATO l'art. 42, comma 2, lettera e), f), g) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali", che assegna al Consiglio Comunale, quale organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo, la competenza sull'assunzione diretta dei pubblici servizi, sulla costituzione di istituzioni e aziende speciali, sulla concessione dei pubblici servizi, sulla partecipazione a società di capitali, sull'affidamento di attività e servizi mediante convenzione, sulla disciplina generale delle tariffe per la fruizione di beni e servizi, sugli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;VISTO il Titolo V "Servizi e interventi pubblici locali" del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali", e il Capo III del Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 286, che detta norme relative alla qualità dei servizi pubblici e alle relative carte dei servizi;PRESO ATTO che nei seguenti atti di intesa il Comune di Firenze ha concordato sulla necessità di costituire un Osservatorio sulla qualità dei servizi: il Protocollo di intesa tra Comune di Firenze e CGIL, CISL e UIL di Firenze per la "Definizione di un quadro di riferimento relativo ai processi di dismissione delle quote azionarie delle aziende partecipate da parte del Comune di Firenze", stipulato il 15 febbraio 2001; Protocollo di intesa tra il Comune di Firenze, l'Adiconsum, l'Adoc e la Federconsumatori, stipulato l'11 febbraio 2000; Protocollo di intenti tra Amministrazione Comunale, CGIL, CISL, UIL per l'attuazione del "Patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione", stipulato il 2 giugno 1999;IMPEGNA IL SINDACOa costituire, d'intesa con il Presidente del Consiglio Comunale, un gruppo tecnico con il compito di predisporre entro il mese di settembre 2001 un provvedimento deliberativo da sottoporre all'esame del Consiglio Comunale finalizzato a costituire un soggetto (denominato Osservatorio o Autorità sulla qualità dei servizi pubblici locali) indipendente e permanente, secondo le linee di indirizzo che seguono:1) attribuire al soggetto facoltà di regolazione (ancorché esercita non in forma diretta e autoritativa, essendo precluso il potere di incidere sui provvedimenti di competenza dell'Amministrazione) e consulenza sui servizi pubblici locali, con la possibilità di effettuare analisi di "soddisfazione del cliente", verifiche oggettive (anche comparative) di efficacia ed un effettivo monitoraggio di tutti i servizi pubblici erogati sul territorio di Firenze, sia direttamente che per mezzo di altri soggetti concessionari o partecipati dal Comune di Firenze (Istituzioni, Aziende speciali, Società pubbliche o private di capitali, ecc.);2) prevedere la possibilità che detto soggetto sia aperto alla partecipazione dei Comuni dell'area fiorentina, tenuto presente che molti servizi sono gestiti ed offerti in un'ottica che va oltre la dimensione comunale e che, essendo già tracciati gli ambiti territoriali ottimali, nel caso dei rifiuti e dell'acqua occorrerà fare riferimento a quelle suddivisioni territoriali;3) prevedere che nella costituzione di tale soggetto siano incluse le seguenti connotazioni:- vertici nominati dal Consiglio Comunale;- autonomia operativa dello stesso rispetto al Consiglio Comunale, agli uffici del Comune, e ai soggetti gestori di servizi pubblici nei confronti dei quali esercita i propri poteri;- periodica rendicontazione al Consiglio Comunale sullo stato dei servizi pubblici locali e sull'attività svolta;4) verificare la possibilità che a tale soggetto sia assegnate attribuzioni specifiche ed obbligatorie le quali, tenendo conto delle normative nazionali esistenti, della legislazione e degli orientamenti del diritto comunitario, possano essere di effettivo supporto e orientamento all'azione del Consiglio e dell'Amministrazione Comunale nel controllo, indirizzo e ottimizzazione dei servizi pubblici erogati (con particolare attenzione per gli standard di quali-quantitativi e le tariffe), con l'obiettivo primario di garantire le esigenze e i diritti degli utenti quanto a continuità e universalità dei servizi, oltre ad un corretto regime di concorrenza per quelli posti ed eventualmente da porre sul mercato, ed in particolare:a)verifica dell'attuazione degli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale e del rispetto degli adempimenti contenuti nei contratti di servizio, negli atti concessori e autorizzativi, nelle convenzioni e nei contratti di programma, nonché nelle carte di servizio;b)monitoraggio costante sulle qualità oggettive e sull'efficienza dei servizi pubblici di natura prevalentemente industriale e di natura sociale;c)formulazione di pareri anche preventivi, proposte e indagini finalizzate all'assunzione e alla revoca di servizi pubblici, alla determinazione e revisione degli indirizzi di gestione, delle tariffe, dei contratti di servizio, degli atti concessori e autorizzativi, nonché delle carte di servizio;d)supporto nella valutazione dei servizi gestiti direttamente, nonché nella definizione delle regole e le condizioni per le eventuali esternalizzazioni, gli affidamenti a gara, i relativi capitolati, le tariffe e degli standard di esercizio dei servizi;e) realizzazione di indagini per l'individuazione di carenze, abusi, irregolarità ed inerzie da parte dei gestori, con facoltà di segnalare gli idonei correttivi;f) pubblicizzazione delle condizioni di svolgimento dei servizi pubblici locali, al fine di garantire trasparenza, concorrenzialità dell'offerta e un miglior orientamento da parte dei cittadini.Firenze, 2 aprile 2001(fn)