Il Consiglio comunale approva ordine del giorno sul bilancio 2001

Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza un ordine del giorno collegato al bilancio di previsione 2001 che indica al Sindaco ed alla giunta una serie di iniziative che, nell'arco dei prossimi anni, possono consentire la riduzione della porzione incomprimibile del bilancio di parte corrente. Il documento è stato approvato con 20 voti favorevoli e 6 astenuti.Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNOatto collegato alla Delibera n. 212/2001 "Bilancio di Previsione 2001""Indirizzi al Sindaco in materia di bilancio e di riorganizzazione dei servizi"IL CONSIGLIO COMUNALEVISTA la Delibera n. 212/2001 recante il Bilancio di Previsione 2001, il Bilancio Triennale 2001-2003 e la Relazione Previsionale e Programmatica;PRESO ATTO che il bilancio di parte corrente per il 2001 prevede spese per circa 990 miliardi di lire, di cui circa 740 miliardi connessi con la copertura di servizi e impegni considerati "incomprimibili" nel breve periodo, ivi compresi circa 350 miliardi per la copertura delle spese di personale, segnalando perciò una notevole rigidità strutturale del bilancio stesso;PRESO ATTO che il bilancio 2001 risulta quest'anno approvato a fine marzo grazie al differimento dei termini consentito dal D.M. 16/2/2001, con conseguenti difficoltà per tutte le Direzioni nel gestire la spesa durante il periodo di esercizio provvisorio;RICORDATA la mozione n. 333 approvata all'unanimità del Consiglio Comunale il 26 giugno 2000 "per la valorizzazione del personale e la riorganizzazione dei servizi del Comune di Firenze", di cui conferma tutti i punti;RICORDATE le proprie mozioni n. 569/1999, n. 147/2000 e n. 319/2000 relative all'ISE-indicatore sulla situazione economica quale strumento per una corretta politica di perequazione e di accesso agevolato ai servizi a domanda individuale, di cui conferma la validità;VISTO il Regolamento di Contabilità del Comune di Firenze, approvato con la delibera del Consiglio Comunale n. 43 del 23/2/1998, ed il Decreto Legislativo 30/7/1999 n. 286 che riordina e potenzia gli strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività delle pubbliche amministrazioni;RITENUTO NECESSARIO aprire una nuova fase nella predisposizione del bilancio, nel monitoraggio degli obiettivi programmatici e finanziari, nella responsabilizzazione dei dirigenti, nell'organizzazione dei servizi in relazione al soddisfacimento dei bisogni e alle risorse necessarie, nel coinvolgimento costante delle Organizzazioni e Associazioni Sindacali e delle Categorie economiche;RITENUTO che tale nuova fase debba consentire, nell'arco dei prossimi 3 anni, di ridurre la rigidità strutturale dei bilanci di parte corrente razionalizzando e riorganizzando la struttura dell'Amministrazione comunale, pianificando servizi e attività per obiettivi e progetti, analizzando analiticamente il rapporto costi-benefici ed il grado di meritorietà sociale dei servizi offerti anche al fine di individuare le necessarie riduzioni dei costi fissi e di selezionare quelli esternalizzabili, ottenendo significativi risparmi di gestione, aumentando gli standard quali-quantitativi e mantenendo all'Amministrazione comunale il sistema di indirizzi e controlli sulla gestione;IMPEGNA IL SINDACO1) a dare piena attuazione alle norme del vigente Regolamento di Contabilità finalizzate alla formazione del sistema dei bilanci preventivi (art. 12), i cui esiti dovranno assumere le forme, fin dall'anno in corso e previa modifica del Regolamento, di un Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, adottato dalla Giunta e sottoposto al Consiglio per l'approvazione, contestualmente con la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica degli equilibri di bilancio, comunque entro e non oltre il 31 luglio di ogni anno;2) ad istituire fin dall'anno in corso un Tavolo permanente di concertazione con le Organizzazioni e Associazioni Sindacali territoriali e delle Categorie economiche, finalizzato alla formazione del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria di cui al punto 1) e successivamente della Relazione Previsionale e Programmatica;3) a procedere fin dall'anno 2001 alla puntuale applicazione delle norme relative alla preparazione e approvazione delle proposte di Bilancio previste nel vigente Regolamento di Contabilità (artt. 13 e 14), con particolare attenzione alle scadenze temporali previste, al fine di pervenire all'adozione da parte della Giunta entro il 31 dicembre e di ridurre al minimo indispensabile il periodo di esercizio provvisorio;4) a dare piena attuazione ai contenuti innovativi del Decreto Legislativo 30/7/1999 n. 286 sul monitoraggio e sulla valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività e dei servizi, apportando le eventuali modifiche ai regolamenti comunali vigenti;5) a definire entro il 30 settembre 2001 il Piano dei servizi correlato, in modo disaggregato, alle risorse di personale, economiche e strumentali assegnate a ciascuna funzione, individuando anche quelle per le quali si verifichi più economico ed efficace puntare ad una esternalizzazione (ferme restando le garanzie in merito ai regimi contrattuali dei lavoratori, agli indirizzi pubblici sugli standard da garantire, nonché alle tariffe), definendo gli organigrammi delle singole strutture organizzative-operative e, quindi, la dotazione organica per tutti i livelli dei lavoratori, a partire dalla dirigenza;6) a procedere nella riorganizzazione di cui al punto 5) ad una puntuale analisi delle economie di scala e del miglioramento dell'efficienza complessiva dell'amministrazione ottenibili riducendo per accorpamento il numero delle Direzioni, riducendo sensibilmente e in modo programmato il numero dei dirigenti tramite il ricorso all'istituto della risoluzione consensuale e il blocco del turn-over, correlando il numero di posizioni organizzative effettivamente attribuite alle reali necessità di coordinamento che emergeranno dalla riorganizzazione delle Direzioni e dalla riduzione dei dirigenti, dando piena attuazione agli strumenti contrattuali che legano il salario di risultato dei dirigenti al raggiungimento degli obiettivi economico-gestionali assegnati, attivando una puntuale valutazione costi-benefici sulla necessità di ricorrere a personale assunto a tempo determinato;7) ad estendere gradualmente, ma sistematicamente, il ricorso all'ISE quale strumento di valutazione per l'accesso agevolato ai servizi a domanda individuale, riconducendo presso un unico Ufficio, trasversale alle diverse Direzioni, le funzioni di studio, calibrazione, aggiornamento dell'ISE e di consulenza per le Direzioni e i cittadini circa le modalità di accesso alle prestazioni sottoposte a valutazione economica;8) a procedere nell'analisi dei servizi, nell'azione di riorganizzazione e calibrazione di cui ai punti 5), 6) e 7) attivando una o più consulenze esterne con istituti e società esperte nel settore.Firenze, 2 aprile 2001(fn)