Foti, Barbaro, Malavolti e Morelli: «Il Consiglio comunale deve rispettare gli accordi tra la direzione del Comune e le organizzazioni e rappresentanze sindacali dei lavoratori comunali»
Questo il testo della dichiarazione di Vittorio Foti (Rinnovamento Italiano-Lista Dini), Antongiulio Barbaro e Gregorio Malavolti (DS), Luigi Morelli (UDEUR:)«In merito alle recenti dichiarazioni diffuse da una delle rappresentanze sindacali dei lavoratori del Comune (RdB), i consiglieri comunali Vittorio Foti (Rinnovamento Italiano , Presidente della Pirma Commisione), Antongiulio Barbaro e Gregorio Malavolti (DS, membri della Prima Commissione) e Luigi Morelli (UDEUR), hanno dichiarato:"Apprendiamo con sorpresa e rammarico delle dichiarazioni fortemente critiche espresse da RdB in merito al voto (definito "vergognoso") del Consiglio Comunale del 5 marzo sulla mozione n. 715 che intendeva sollecitare non solo l'avanzamento orizzontale (cioè economico) degli esecutori dei servizi educativi presso gli asili nido dalla categoria B1 alla categoria B3, ma anche il loro inquadramento giuridico in categoria B3"."Ci preme sottolineare - hanno proseguito Foti e Barbaro - come il voto negativo del Consiglio sia stato motivato essenzialmente da due considerazioni di correttezza istituzionale, che ci duole siano eventualmente sfuggiti alla RdB. Anzitutto non è compito del Consiglio Comunale entrare nel dettaglio degli inquadramenti dei lavoratori: in questo ambito al Consiglio è invece attribuito il potere di indicare i "criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi" (Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) su cui, proprio su impulso della Prima Commissione consiliare, il Consiglio si è già espresso il 26 giugno 2000 con la mozione n. 333 "per la valorizzazione del personale e la riorganizzazione dei servizi del Comune di Firenze""."L'inquadramento giuridico degli esecutori scolastici deriva dal nuovo Contratto Nazionale per gli Enti Locali e dagli accordi decentrati che la Direzione del Comune di Firenze e le Organizzazioni e Rappresentanze Sindacali hanno liberamente siglato nel corso dell'ultimo anno - hanno proseguito i consiglieri della maggioranza - in particolare l'accordo del 15 giugno 2000, firmato da tutte le OO.SS. compresa RdB, ha collocato tali lavoratori in categoria B1, prevedendo successivamente un meccanismo di avanzamento economico ma non giuridico in B3. Il Consiglio comunale non può certo interferire con la dinamica contrattuale che si sviluppa tra le Parti, ma deve preoccuparsi che siano offerte ai lavoratori occasioni di formazione e di giusta retribuzione, da un lato, e che siano poste in essere le misure anche contrattuali per ottenere servizi sempre più efficienti ed orientati al cittadino, dall'altro. Ed è quello che il Consiglio ha fatto con la mozione n. 333, in corso di attuazione da parte della Giunta e della Direzione del Comune: si pensi al fatto che la gestione del personale implica per il 2001 un incremento di spesa pari a ben 12 miliardi, mentre sono in pieno svolgimento i corsi-concorsi per gli avanzamenti orizzontali"."Riteniamo sbagliato che il Consiglio comunale si schieri per l'una o l'altra organizzazione sindacale (sulla questione posta è noto che vi sono posizioni assai diverse), come pure che ceda alla tentazione di occuparsi di dettagli che non gli spettano - hanno concluso i consiglieri - altrimenti vi è il rischio di minare, anziché innalzare, l'autorevolezza delle decisioni e dei dibattiti che il Consiglio è chiamato a svolgere.Firenze, 27 marzo 2001»(fn)