Checcucci (AN): «da quali dismissioni arrivano i 102 miliardi iscritti in bilancio?»
«Prendiamo atto con piacere delle dichiarazioni del Sindaco in merito alla volontà di accelerare il processo delle privatizzazioni. Sul fatto poi che le dismissioni non siano in ritardo, come dichiarato dal Sindaco, non credo sia una mia opinione ritenere che se i processi di alienazione fossero iniziati prima, l'amministrazione non avrebbe dovuto ricorrere ad un così consistente indebitamento per finanziare gli investimenti con i relativi importi di interessi che quest'anno segnano un più 15 miliardi». E' quanto ha dichiarato la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«Se le operazioni di privatizzazione erano andate così bene - si è domandata la Checcucci - che bisogno c'era di annunciare di andare avanti con la Centrale del Latte e l'aeroporto? Credo sia un atto dovuto visto che è stato iscritto in bilancio un importo pari a 102 miliardi di lire proprio alla voce "proventi da dismissione", altrimenti da dove prendiamo questi soldi?»«Da parte nostra - ha aggiunto la consigliera del centrodestra - non possiamo essere d'accordo, dato che siamo stati noi del centrodestra a chiedere più volte che si andasse avanti con le liberalizzazioni-privatizzazioni. Peccato che il Sindaco, così attento a cercare nuove risorse, abbia riconfermato, con un certo orgoglio, la volontà di proseguire il percorso Publiacqua spa. Per adesso, l'operazione è ferma, e quel che è peggio è che si ha le netta sensazione che nelle stanze di Palazzo vecchio non si sappia bene cosa fare dopo la sentenza del tribunale amministrativo regionale».«Quel che più dispiace - ha concluso la Checcucci - è che si è persa l'occasione di guadagnare: se invece di andare a traino del Comune di Empoli Firenze avesse costituito la sua società, mantenendo l'acquedotto ed affiancandosi un privato - "un privato imprenditore" come quello che il Sindaco ha dichiarato volere per la Centrale del Latte - non ci troveremmo come adesso con una Publiacqua nella quale l'unica cosa certa è il presidente. La verità è che il Sindaco sente il bisogno di dare segnali rassicuranti dopo che la prima ed unica privatizzazione che la sua giunta ha approvato, è riuscita a spaccare la sua maggioranza ed a creare una guerra interna». (fn)