Ambiente. Domenici al ministro Bordon: "servono più risorse e meno proclami".
"La tutela della salute pubblica dei cittadini non è prerogativa esclusiva del Ministro dell'Ambiente, ma la prima preoccupazione di ogni Sindaco".Lo ha affermato il sindaco di Firenze e presidente dell'Anci, Leoanrdo Domenici, in risposta alle affermazioni del ministro dell'ambiente Bordon."I problemi, sopratutto quelli delle città, non si risolvono con i proclami, ma con risorse adeguate per consentire l'attuazione dei progetti che i Comuni sono pronti a realizzare - ha aggiunto Domenici -. Gli investimenti autonomi messi in campo in questi ultimi anni vanno ricordati i forti tagli operati dallo Stato ai bilanci comunali per migliorare la vivibilità dei nostri centri urbani sono stati cospicui, soprattutto se rapportati alla potenzialità di spesa. Per questo di fronte a un problema straordinario servono risorse straordinarie e serve anche un più accentuato monitoraggio dei nuovi inquinanti, come ad esempio le polveri".Nella sua veste di presidente dell'associazione dei comuni, Domenici, ha ricordato che "i Sindaci hanno sempre ottemperato alle disposizioni di legge, chiudendo o limitando il traffico nelle città provvedimento non certo popolare quando i limiti di tollerabilità dei fattori inquinanti erano superiori a quelli consentiti.Le domeniche ecologiche, va ricordato, si sono potute svolgere anche grazie al forte impegno e grande convinzione da parte dei Sindaci.Quella che appare eccessiva è la minaccia di ricorrere a "poteri sostitutivi", dal momento che per risolvere il problema dell'inquinamento atmosferico nelle nostre città occorre prima di tutto un'azione comune tra Amministratori Locali e Governo".