Centro ascolto Alzheimer: presentato il rapporto sul primo anno di attività
843 accoglienze (telefonica, diretta o tramite posta elettronica per informazioni) e 587 i casi seguiti. Sono i principali numeri di un anno di attività del Centro di Ascolto Alzheimer di Firenze, aperto il 13 dicembre 1999, grazie ad un progetto sperimentale della Regione Toscana realizzato dal Comune di Firenze e gestito dall'AIMA, l'Associazione italiana malati di Alzheimer. I risultati dell'attività sono stati illustrati oggi dall'assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Billi e dal presidente dell'AIMA, Manlio Matera.Il Centro svolge una funzione di informazione, orientamento, consulenza e sostegno per i familiari dei malati, operando in stretto contatto e integrazione con gli altri servizi sul territorio. Al servizio, completamente gratuito, è possibile accedere con un numero verde 800.900.136 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00) o tramite il sito dell'AIMA www.italz.it . L'operatore non fornisce immediatamente la risposta, ma mette in contatto con i consulenti necessari.'Credo sia importante chiudere l'attività di un anno, e dare nuovo impulso ad un servizio importante in una città come Firenze ha spiegato Billi - dove il numero degli ultrasessantacinquenni supera le 90 mila unità, quasi il 25% della popolazione. Il Centro può avere ha un impatto decisivo per le famiglie. Nel 2000 è stato finanziato dal Progetto regionale, per il 2001 entrerà direttamente nel bilancio del Comune''. L'assessore ha poi annunciato che sono in corso contatti per una maggiore collaborazione con i Comuni limitrofi, mentre la Provincia di Firenze si è resa disponibile per un ruolo di coordinamento. 'Un'idea che nasce anche dalle tante telefonate arrivate da fuori comune, dalla Regione e da altre parti d'Italia''.'Firenze è un caso quasi unico ha spiegato Matera perché di centri di informazione ne esistono anche in altre città, ma il nostro è il solo che nasce direttamente da un rapporto tra l'Amministrazione e la nostra associazione e fornisce consulenze su tutti i temi connessi alla malattia''.In totale le richieste arrivate e seguite direttamente dai consulenti del Centro sono state 1223. La maggioranza riguardava informazioni sui servizi e l'assistenza (457), medicina e sanità (198) e diritto e previdenza (111).'Poche sono invece le richieste di consulenza psicologica che arrivano dalle famiglie, solo 26, perché ancora non sono state comprese ha aggiunto Matera le difficoltà che si trovano a dover fronteggiare i familiari dei malati di Alzheimer e che, in non pochi casi, o portano problemi di salute per chi deve assistere o fanno individuare nell'ospedalizzazione del malato l'unica soluzione''.'Noi lavoriamo per raggiungere alcuni obiettivi importanti: formazione, educazione dei familiari, risposte tempestive alle richieste, individuare come e dove devono essere indirizzare le risorse familiari'', ha aggiunto Matera. 'Tra i prossimi obiettivi l'individuazione di nuove strutture che possano accogliere ricoveri temporanei ha concluso il presidente anche come sostegno momentaneo ai familiari, in una città dove i casi presunti di Alzheimer sono superiori ai 2.500''. (dm)