Approvato dalla giunta il regolamento per la risoluzione consensuale del contratto con i dirigenti

Per la prima volta il Comune di Firenze si è dotato di uno strumento fino ad oggi usato principalmente nelle aziende private. Si tratta del regolamento per la disciplina delle ‘Risoluzioni consensuali dei rapporti di lavoro con i dirigenti'.Il regolamento è stato approvato ieri sera dalla giunta e illustrato oggi dall'assessore al personale Giacomo Billi e dal Direttore generale Carlo Paolini.La richiesta di risoluzione consensuale potrà essere avanzata da entrambe le parti, ma nel primo articolo del regolamento, c'è una norma che garantisce il dirigente che rifiuti l'eventuale offerta dell'Amministrazione comunale: resterà comunque nella posizione ricoperta in quel momento.La ‘risoluzione consensuale' è stata prevista, per la prima volta, nell'ultimo contratto nazionale e prevede una ‘buona uscita' fino ad un massimo di 24 mensilità. Potrà essere attuata per chi ricopre da almeno cinque anni un incarico dirigenziale a tempo indeterminato.‘'Tutto il procedimento è stato concordato con l'organismo sindacale dei dirigenti – ha spiegato l'assessore Billi – senza calare niente dall'alto. Anche per questo motivo non siamo in grado di stabilire quanti saranno coloro che vorranno servirsene. So per certo che questo strumento è pienamente inserito nel piano di riorganizzazione del Comune che ormai abbiamo avviato da tempo''.Attualmente i dirigenti a tempo indeterminato sono 88. Se come ha ricordato l'assessore non è possibile stabilire il numero dei dirigenti che vorranno avvalersi di questo strumento, la giunta ha invece già stabilito un primo budget: circa 600 milioni. ‘'Una cifra che, qualora non dovesse bastare – ha spiegato Paolini – potrà essere facilmente integrata''.Il provvedimento porterà ad una graduale riduzione del numero dei dirigenti, in perfetta sintonia con i processi di riorganizzazione messi in atto dall'Amministrazione. (dm)