Inchiesta sugli appalti a Careggi, interviene Fittante (Insieme per l'Ulivo): «Legalità e trasparenza, valori calpestati»

Grande disappunto per i fatti emersi nel corso dell'inchiesta sugli appalti sanitari a Careggi e solidarietà e sostegno ai pubblici ministeri Giuseppe Nicolosi e Alessandro Nencini è stata espressa da Giovanni Fittante, capogruppo in Palazzo Vecchio e portavoce regionale del movimento "Insieme per l'Ulivo in Toscana" .«Commento l'accaduto solo oggi, a mente fredda - ha detto Fittante - proprio per evitare giudizi frettolosi e dettati da reazioni emotive del primo momento. Certo è che il quadro che sta emergendo dalle indagini e, in particolar modo, dalle intercettazioni ambientali, è molto preoccupante proprio perché denota il cinismo con cui certi operatori della sanità toscana sfruttavano la salute e la vita dei cittadini malati. E' auspicabile che chi è coinvolto nell'inchiesta "vuoti il sacco" in modo da consentire alla magistratura di andare fino in fondo e di fare piena luce sui responsabili. Siamo di fronte a fatti criminosi sotto il profilo giuridico e, ancor più, vergognosi e intollerabili sotto il profilo morale, visto che si sta parlando della salute, e in alcuni casi, della vita dei cittadini».«Esprimo piena solidarietà e sostegno ai pubblici ministeri – ha aggiunto il capogruppo di Insieme per l'Ulivo - che al di là dell'incidente di percorso relativo alle modalità con cui si è svolto l'arresto di Melani hanno lavorato con serietà e professionalità e che ora devono andare avanti senza esitazioni e senza condizionamenti».Secondo Fittante, infine, «è altresì importante che sia fatta piena luce anche sulle responsabilità politiche di chi ha omesso di controllare, consentendo che tutto ciò potesse accadere. Proprio per questa ragione le istituzioni regionali e le USL devono immediatamente sospendere chi risulta coinvolto in modo evidente ed importante. E' necessaria la costituzione di un osservatorio permanente ed indipendente della sanità toscana dotato di effettivi poteri di controllo e composto non solo da consiglieri regionali e politici ma anche e anzi da persone della società civile. D'altronde l'accaduto dimostra come il potere di controllo della Commissione sanità della Regione è insufficiente».«Questa inchiesta – ha concluso Fittante - dimostra come non possiamo permetterci di abbassare la guardia su valori come la questione morale, la legalità e la trasparenza amministrativa ed è proprio per questa ragione che il movimento "Insieme per l'Ulivo in Toscana" continuerà a battersi, come del resto ha sempre fatto, per tali valori senza fare sconti a nessuno, compresi gli alleati del centrosinistra». (fn)