Aumento della Cosap, interviene Sgherri (Rifondazione): «Certe aree della città meriterebbero una diminuzione della concessione»

«L'aumento della concessione per l'occupazione del suolo pubblico è del tutto ingiustificato e con maggiore attenzione si scoprirebbe invece che certe aree meriterebbero invece una diminuzione della Cosap proprio perché economicamente poco appetibili ma molto importanti per il tessuto sociale di quelle parti di città abbandonate a se stesse». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione comunista Monica Sgherri secondo la quale «le proteste degli ambulanti risultano, a mio avviso, del tutto legittime ed il rischio di scambiare una protesta vivace, partecipata e numerosa con il non rispetto delle regole è davvero eccessivo».«Sarebbe invece più giusto - ha aggiunto la Sgherri - ricordarsi che proprio chi sostiene la concertazione, l'amministrazione, si è scordata di praticarla con questa categoria che è stata chiamata solo a scelte compiute e non più modificabili.L'incontro in Palazzo Vecchio con i capigruppo consiliari è stato invece positivo e utile e forse la loro richiesta di "dignità" merita tutta l'attenzione dell'amministrazione e il pieno accoglimento».«Quello che preoccupa maggiormente - ha proseguito la capogruppo di Rifondazione comunista - è che si continua a non volere prendere in considerazione che la categoria oggi degli ambulanti, come quella dei piccoli esercenti, è una categoria in sofferenza proprio per l'apertura a tappeto in tutta la città di centri commerciali e supermercati e che la loro presenza sul territorio offre un servizio reale alla cittadinanza e offre un luogo di aggregazione e di incontro in aree periferiche e non servite adeguatamente».«Prima di chiedere aumenti - ha concluso la Sgherri forse con un po' di umiltà bisognerebbe impegnarsi a portare avanti un serio programma di riqualificazione dei mercati ambulanti realizzando da subito quei servizi essenziali per i cittadini e per quei lavoratori che vi operano, come i servizi igienici. Invece di imporre una manovra così pesante su una categoria che non ha avuto nessuna risposta in questi anni, e presenteremo degli emendamenti al bilancio in questo senso, basta ridurre l'esorbitante impegno di 24 miliardi di incarichi professionali previsti nel 2001». (fn)