Inchiesta sulla sanità. Cioni: "Pieno sostegno alla magistratura"

"La città è al fianco dei magistrati. Li sostiene nella loro attività di indagine e nella ricerca delle responsabilità sull'ipotizzato caso di corruzione, che coinvolge alcuni ambienti della sanità", lo ha affermato il vicesindaco del Comune Graziano Cioni, confermando il pieno sostegno agli inquirenti.Per Cioni l'aspetto più deprecabile di tutta la vicenda è che "dall'inchiesta ‘cuori sporchi' e in modo particolare dalle conversazioni intercettate, emergono comportamenti odiosi e intollerabili in quanto riferiti ad un settore in cui dovrebbero prevalere sempre e comunque l'interesse e il rispetto assoluto e prioritario del malato. In questi colloqui, invece, trionfa l'indifferenza e il cinismo. Spero vivamente che queste persone vengano, per il momento, sospese e domani, se verrà dimostrata la loro colpevolezza, vengano allontanante dalla realtà sanitaria regionale"."Il sistema della sanità pubblica toscano, in questi anni, ha dimostrato di essere efficace nei confronti dei cittadini – ha ricordato il vicesindaco di Palazzo Vecchio -. In questo sistema, però, si sono determinate zone d'ombra che hanno coinvolto la gestione di alcuni comparti. E' auspicabile, quindi, che il lavoro avviato in questi giorni dall'assessore alla sanità della Regione, Enrico Rossi, per una riorganizzazione del sistema di controlli capace di impedire il verificarsi di simili corruttele proceda con forza, a prescindere dall'inchiesta della Magistratura".Cioni, parlando dell'arresto di fronte ai giornalisti del vicepresidente del consiglio regionale Carlo Melani, ha sottolineato la necessità di "respingere ogni strumentalizzazione politica sull'episodio. La spettacolarizzazione dell'evento deve essere considerata uno sgradevole incidente di percorso e non altro".E se l'inchiesta sembra aver paralizzato una parte della sinistra, il vicesindaco di Palazzo Vecchio sollecita ad uscire dall'imbarazzo: "se le indagini dimostreranno che qualcuno ha compiuto atti contrari ai propri doveri, ne risponderà. Ciò che, fin da subito, possiamo e dobbiamo fare è costruire un sistema di controlli efficaci, affinché il buon livello dei servizi offerti dalla sanità nella nostra Regione non sia inficiato da comportamenti che non hanno nulla a che vedere con servizi efficienti e sono l'antitesi dei diritti del malato".