Turismo, Domenici: la 'Carta di Firenze' per rilanciare il ruolo dei comuni e i rapporti con le categorie e i soggetti privati

"La nuova legge quadro sul turismo ha dei limiti, sui quali si dovrà tornare, ma offre importanti punti di riferimento e nuovi spazi per le autonomie locali. I Comuni, in particolare, assumono un ruolo centrale nelle politiche di accoglienza, come in quelle dei servizi e nel rapporto tra residenza, realtà locale e turismo".Lo ha detto Leonardo Domenici, nella sua duplice veste di Sindaco di Firenze e di presidente dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), aprendo i lavori del convegno su ‘I sistemi turistici locali – I Comuni per la cultura dell'ospitalità''.‘Centrale, in questo nuovo quadro, sarà il rapporto tra l'ente locale e le associazioni di categoria. Dal dialogo potranno e dovranno emergere politiche per il turismo di qualità, per la riqualificazione dei servizi, per offrire una ricaduta positiva su1 territorio e sulla città del flusso turistico – ha aggiunto Domenici –. La ‘Carta di Firenze', che presentiamo oggi, vuole affermare proprio questi aspetti. Una Carta di principi, sulla base della quale possiamo assumere iniziative congiunte con i soggetti privati, Confidustria e le altre associazioni di categoria".Domenici ha ricordato anche l'importanza della valorizzazione dei prodotti tipici: ‘'l'Anci ha avanzato una proposta di legge di iniziativa popolare, ipotesi appoggiata da tutti i gruppi della Camera, che prevede l'istituzione di un marchio DE.CO (denominazione comunale) per la difesa e la valorizzazione dei prodotti tipici agro-alimentari. Lo scopo di questa iniziativa - ha sottolineato il presidente dell'Anci - è quello di realizzare una sinergia tra la cultura, l'economia e la tradizione di un territorio. In questo modo si cerca di proteggere alcuni prodotti secolari dal rischio di estinzione e di offrire a vecchie professioni uno sbocco nei nuovi mercati".Il presidente dell'Anci, infine, ha annunciato che, dal 2002, Firenze ospiterà un premio annuale "per le migliori offerte dal punto di vista della qualità nel sistema turistico", istituito dall'Associazione dei comuni.(dm)Questo il testo della ‘Carta di Firenze', presentato dal presidente dell'Anci, e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, dal presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, Paolo Agostinacchio, dal presidente della Consulta Anci Comuni turistici, Antonio Centi, e dall'assessore al turismo di Firenze, Stefano Bruzzesi.Documento della Convention"I sistemi turistici locali – I comuni per la cultura dell'ospitalità"Firenze 9 marzo 2001La Carta di FirenzeI Comuni per la qualità delle funzioni ospitali dei Sistemi Turistici LocaliI comuni turistici italiani riuniti, per iniziativa dell'Associazione Nazionale dei Comuni (ANCI), a Firenze il 9 marzo 2001 sottolineano l'importanza dell'articolo 5 delle della Legge sulla Riforma della legislazione nazionale del turismo, approvata l'1 marzo 2001 che istituisce i Sistemi Turistici Locali attribuendo un ruolo di primo piano agli Enti Localiribadiscono che1. I Comuni rappresentano il riferimento primario e imprescindibile delle politiche turistiche sul territorio e svolgono un ruolo da protagonisti nel processo di costituzione e gestione dei STL (Sistemi Turistici Locali) con l'obiettivo di valorizzare il ruolo delle imprese turistiche e degli altri attori che determinano la qualità dell'offerta turistica locale2. Il Comune è il soggetto istituzionale più vicino a chi vive temporaneamente per motivi turistici la città e, in quanto tale, è il primo garante della qualità dei servizi offerti;3. I STL assumono, nelle programmazioni regionali, un ruolo strategico per il rilancio della capacità competitiva e della forza di attrazione dei territori all'interno della Marca Italia nel mondo salvaguardando e valorizzando le identità, le specificità, l'originalità, le eccellenze ed i "marchi" locali;4. Il turista gode degli stessi diritti e adempie ai medesimi doveri dei cittadini residenti;5. L'obiettivo dell'offerta integrata dei STL è orientato a soddisfare e far stare bene le persone che vivono l'esperienza turistica dell'area facilitando le relazioni con i residenti e con il territorio;6. I STL debbono essere impostati e governati secondo strategie di turismo sostenibile che mirino al mantenimento ed alla preservazione delle risorse di base, in particolare quelle ambientali. La programmazione strategica dei STL favorisce la formazione delle risorse umane e del management, lo sviluppo dei livelli occupazionali, la qualificazione economica, sociale e culturale del territorio.7. La promozione turistica di una località, di una città e/o di un'area turistica è prima di tutto "saper accogliere". A tal proposito, tenuto conto anche dei punti di cui sopra, i STL debbono dotarsi di opportuni sistemi telematici di informazione e di monitoraggio per una verifica del modo in cui vengono preservate le tipicità locali, delle condizioni di qualità, dei sistemi di promozione attuati e della capacità di carico. L'attività di monitoraggio delle funzioni ospitali è strumento essenziale per la definizione delle strategie di sviluppo dell'area e per la messa a punto di misure per la gestione dei flussi dei visitatori (turisti ed escursionisti). Secondo questa logica deve essere messo a punto un sistema di accoglienza che tenga conto e predisponga servizi per i clienti con bisogni speciali.;8. I comuni propongono un patto per la qualità tra i soggetti pubblici e privati che operano nel STL finalizzato, tra l'altro, al miglioramento continuo dell'accoglienza turistica, alla fruizione delle risorse di base e alla creazione di un sistema di informazioni facilmente accessibile, diffuso ed integrato. L'attività degli enti locali si integra con quella delle imprese turistiche che operano nel campo dell'accoglienza, dei pubblici esercizi, della intermediazione, dei trasporti e nelle attivitàcosiddette non convenzionali, e favorisce il perseguimento di condizioni di qualità anche attraversoinnovative forme di gestione dei STL (governance dei STL);9. L'identità di una destinazione turistica, in quanto originale proposta di un turismo autentico che valorizza i beni, le tradizioni e le tipicità locali e i prodotti del territorio, costituisce l'elemento caratterizzante e determina il modo di essere e l'immagine della località e/o dell'area di riferimento.10. L'attività dei comuni si ispira anche al Codice mondiale di etica del turismo promosso ed approvato dallo WTO (World Tourism Organisation)con riferimento ai principi di cui sopraL'ANCI si impegna a promuovere la Carta di Firenze affinché sia recepita dall'insieme dei Comuni italiani, ispirando anche scelte di governo a livello regionale, nazionale ed europeo. L'ANCI si impegna, inoltre, a collaborare attivamente con le regioni per la definizione delle linee guida previste dalla legge di riforma nazionale del turismo, coinvolgendo le amministrazioni comunali ed elaborando proposte operative ispirate ai principi della Carta di Firenze.Firenze, 9 marzo 2001