Il presidente del Q.4 Cruccolini: "Ingiustificasbile l'agitazione dei medici del 118"

Il presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini interviene nella polemica sul servizio "118"."Con l'emergenza non si scherza – esordisce Cruccolini - Lo stato di agitazione proclamato dai medici impegnati nel servizio 118 desta una forte preoccupazione e evidenzia una situazione di conflitto che appare sempre più irragionevole. E' in atto ormai da mesi, attorno all'ipotesi di riorganizzazione dei servizi di emergenza, un braccio di ferro fra i medici e le associazioni di volontariato impegnate nella pubblica assistenza. Il contrasto, come è noto, verte sulla diversa strutturazione che si vuol dare all'intervento con le ambulanze. Le associazioni premono perché venga mantenuta l'attuale, fitta rete di copertura del territorio, con una presenza diffusa del medico a bordo. I medici propendono per una immediata applicazione del nuovo regime attuato sperimentalmente nel Quartiere 2, con delle automediche attestate presso i presidi ospedalieri e allertate solo in caso di accertata emergenza (codice giallo o rosso)". "Rispetto all'efficacia di questo assetto sperimentale – continua il presidente del Q4 - si è tenuta pochi giorni fa una riunione di verifica che non ha affatto sciolto i numerosi dubbi pendenti. Non sono state fornite statistiche attendibili e molte note di servizio si mostrano incomplete proprio sulla tempistica degli interventi effettuati. Quindi, una sospensione del giudizio sembra in questa circostanza assolutamente doverosa e la forzatura dei medici, per estendere e generalizzare da subito un modello ancora tutto da testare, appare francamente sconcertante".Per Cruccolini "restano dunque più che legittime, fino a prova contraria, le obiezioni e le perplessità che questa ipotesi di riassetto ha sollevato fin dall'inizio e che si possono così sintetizzare: Chi ci garantisce che il paziente e i suoi familiari siano in condizione di fornire telefonicamente, nella concitazione emotiva e nella sofferenza del momento, gli elementi utili a stabilire preventivamente la diagnosi del caso, facendo scattare quel codice piuttosto che l'altro? Cosa succede se vengono attivati contemporaneamente due o più codici ‘rossi' in uno stesso comprensorio, cosa più che probabile vista l'ampia zonizzazione che è stata delineata (pensiamo solo a Torregalli e all'area sud-ovest fiorentina oppure a Ponte Niccheri che deve servire il sud-est metropolitano e il Chianti)?""Quindi, parliamoci chiaro – continua Cruccolini - la delicatezza della materia e la scarsità della valutazioni obiettive in nostro possesso non giustificano in alcun modo iniziative che mettano a repentaglio la salute dei cittadini. Bisogna invece che il confronto si svolga pacatamente e con una analisi approfondita di tutte le variabili e in questo senso sollecitiamo l'amministrazione comunale a prendere decisamente in mano la situazione predisponendo un percorso ‘partecipato' di consultazione, valutazione e decisione operativa. Un appello, infine, sia alle associazioni che ai medici, che ogni giorno rendono a tutti noi un servizio inestimabile, affinchè vengano messe da parte ragioni di ‘bottega' e scelte corporative, che non sarebbero comprese dai cittadini e nuocerebbero gravemente alla qualità della prestazione più indispensabile che esista, quella che può salvare una vita". (segr-red)