Sospesa la concessione del Porcellino ai venditori senegalesi. Cioni: "Non sono stati ai patti"
"Alle aperture dell'amministrazione comunale verso i venditori extracomunitari, è mancata una risposta chiara che isolasse gli irriducibili del contraffatto': l'atteggiamento della comunità senegalese è stato ambiguo. Avevamo concesso l'uso della loggia del Porcellino nelle ore notturne, a patto che non ci fossero infiltrazioni di chi vende merce contraffatta. Ma non è avvenuto. E la nostra risposta oggi non può che seguire la linea della fermezza: per questo da lunedì sarà sospesa l'autorizzazione alla vendita". Sono parole del vicesindaco Graziano Cioni, dopo le decisioni prese durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che si è svolto stamani in Prefettura."Le dichiarazioni del presidente del coordinamento toscano dei senegalesi sono equivoche afferma Cioni Purtroppo, non ho trovato la comunità schierata con chi vuole stare nella legalità. Di fatto si copre chi continua a vendere merce contraffatta, continua a infrangere la legge ed alimenta un racket miliardario. Questo non è tollerabile". Il vicesindaco precisa anche che gli impegni presi dal Comune vanno avanti: "Stiamo continuando a lavorare per il mercatino multietnico insieme alla cooperativa Diamono e alle categorie spiega perché è un progetto che vogliamo realizzare e in cui continuiamo a credere. Ma di fronte alle aperture che abbiamo fatto in passato, come lo spazio in piazza Santissima Annunziata durante le feste natalizie, o appunto la concessione del Porcellino, non abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo. Non sono stati ai patti". "Abbiamo sospeso l'autorizzazione e non cambieremo idea conclude il vicesindaco - finchè non vedremo da parte della comunità senegalese segnali chiari di condanna nei confronti di chi sta fuori della legalità". (ag)