Sanità e sociale: un unico progetto con al centro il primato della persona'
'Non è mai facile spiegare ai cittadini questi temi: giustamente a loro non interessa sapere chi paga un certo servizio: basta che lo stesso sia fornito senza ritardi e nel migliore modo possibile. E' proprio per questo che Firenze ha scelto di anticipare, in qualche modo, il tema dell'integrazione socio-sanitaria attraverso un accordo di programma tra il Comune e la ASL che porti all'apertura di uno sportello unico dei servizi''. Lo ha detto l'assessore alle politiche sociosanitarie di Firenze, Giacomo Billi, intervenendo al convegno organizzato dall'U.N.E.B.A. (Unione nazionale istituzioni e iniziative di Assistenza sociale). 'Il primato della persona ha aggiunto l'assessore Billi deve essere posto al centro delle nostre attenzioni, ancor più se la persona è in stato di bisogno. Attraverso la riforma sanitaria del '99 e il più recente intervento sulla riforma dell'assistenza e dei servizi sociali, sono stati fatti dei passi in avanti. Ora c'è un quadro normativo su cui è possibile proseguire nel tema dell'integrazione sociosanitaria ''.Un'integrazione che per il ministro della Sanità Umberto Veronesi 'deve essere il vero obiettivo della sanità del futuro, per arrivare ad un benessere psicofisico' di tutti i cittadini''. 'Sanità e sociale ha aggiunto il ministro sono un grande progetto per il quale serve un'unica azione e questo convegno ci ha indicato la strada da percorrere''. Nel corso del suo intervento, il ministro aveva sottolineato l'impegno del volontariato e del mondo dell'associazionismo, in particolare 'quello della Chiesa operaia', da sempre molto impegnata nei temi dell'assistenza e del sociale''.L'integrazione sociosanitaria per l'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Enrico Rossi, 'deve portare ad una politica di deospedalizzazione' che la Toscana ha già avviato per far sì che si abbia anche uno spostamento dei finanziamenti dall'ospedale al territorio coinvolgendo tutti i soggetti locali, associazioni comprese''. Rossi ha poi indicato come possibile interlocutore anche le Fondazioni bancarie, 'occorre chiamarle intorno ad un tavolo per verificare la possibilità di reperire nuove risorse''.Il presidente dell'UNEBA, Maurizio Giordano, ha ricordato l'impegno del terzo settore' nell'area dei servizi generali alla persona e alla comunità, '750 mila dipendenti, 600 mila volontari, oltre il 3% del Pil. Proprio in questo momento si sta impostando un nuovo modello di partecipazione del pianeta-sociale' basato sulla concertazione in sede programmatica e di gestione dei servizi integrati alla persona''.Soggetti pubblici e privati, secondo Giordano, 'sono entrambi elementi costitutivi della rete di servizi con parità di diritti e doveri e con criteri di selezione basati sulla qualità , l'organizzazione e la professionalità''.Del ruolo dei lavoratori, invece, ha parlato il segretario regionale della Cisl, Gianni Salvadori, che ha sottolineato come 'il lavoratore serva per realizzare una vera integrazione dei servizi socio-sanitari. Solo con la sua motivazione e disponibilità ciò sarà possibile''. (dm)