Cerimonia dell'11 settembre, Domenici: "Da Firenze un appello alla mobilitazione contro il terrorismo e per la pace"

"Vorrei che la manifestazione di oggi non fosse solo una cerimonia ufficiale. Vorrei che fosse anche un momento di raccoglimento e di meditazione, per riflettere su come oggi, nel mondo in cui viviamo, si sia tutti coinvolti in prima persona in quello che accade, anche se lontano da noi. Per questo è necessaria la mobilitazione di tutti contro la barbarie e la violenza. E per questo è necessario continuare ad essere uniti per combattere il terrorismo. Dobbiamo riflettere e interrogarci, per capire quale sia lo strumento più efficace per ottenere dei risultati; dobbiamo chiederci se una nuova guerra non renda invece ancora più difficile raggiungere l'obiettivo". Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, che stamani ha aperto nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio la cerimonia ufficiale in ricordo della tragedia dell'11 settembre, alla presenza del presidente della Regione Claudio Martini, del presidente della Provincia Michele Gesualdi, del nuovo console americano William McHilenny, delle autorità civili e militari, dei sindaci del Comuni delle provincia, degli amministratori e rappresentanti delle categorie economiche e sociali della città.Dopo aver invitato i presenti ad un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentati alle Torri Gemelle, il sindaco ha brevemente ricordato i terribili momenti dell'11 settembre dello scorso anno: "In quel momento, la reazione di Firenze e dei fiorentini fu molto forte e sentita – ha aggiunto – La sera stessa ci riunimmo in questo salone per una seduta aperta del consiglio comunale, mentre il giorno dopo si tenne una straordinaria fiaccolata in piazza della Signoria, a cui parteciparono anche molti cittadini americani: questo a testimonianza del legame forte e profondo che da sempre esiste tra Firenze e gli Stati Uniti. Un legame che si rinnova qui oggi, per ribadire che ci stringiamo e siamo solidali al popolo americano, che in questo anno abbiamo avuto vicino e non solo nel cuore, come in occasione della visita in Palazzo Vecchio dei familiari del vigili del fuoco caduti a New York"."Da Firenze, città che ha insignito il segretario generale dell'Onu Kofi Annan della cittadinanza onoraria e che rappresenta qualcosa di importante nella cultura occidentale – ha detto ancora Domenici – proprio in nome dei valori e dei principi democratici della nostra civiltà, deve arrivare un invito alla mobilitazione per mantenere all'orizzonte un obiettivo che può apparire lontano e difficile da raggiungere, ma che dobbiamo fermamente perseguire: quello della pace". (ag)